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7su7/La rassegna d’autore SPIN

padre renzi fiiiiiiirssss
Scritto da Super User

padre renzi fiiiiiiirssss

Prime pagine 

 

Appello di Renzi: non andatevene, evitiamo scissioni

Tassisti in piazza, il nemico è Uber

Furia Trump su 007 e giornali

Indagato il padre dell’ex premier Renzi

Raggi denuncia Romeo per la polizza

La Bce pronta ad acquistare più titoli italiani

 

Politica

Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera intervista Matteo Renzi, segretario del Pd: «Salvare il Pd è ancora possibile. Faccio un appello ai dirigenti: bloccate le macchine della divisione. Basta proteste e alibi. Non andate, discutiamo. Voglio evitare qualsiasi scissione. Sia chiaro però che non accetto ricatti: il congresso va fatto l’ha chiesto la minoranza. Ma se insistono dopo che ho detto sì alle loro richieste congressuali ho il dubbio che si voglia rompere comunque. I tempi? Non li decido io, c’è lo statuto». E su D’Alema: «Di solito l’obiettivo di D’Alema è distruggere il capo se non è lui. Decideranno i votanti alle primarie».

Monica Guerzoni sempre sul Corsera concentra la sua analisi sulla “sinistra scissionista”, riportando le parole  scritte da Pier Luigi Bersani in una lettera indirizzata ai vertici del Pd e pubblicata sull’Huffington Post: «Al 95% siamo già fuori. Mi rivolgo a chi ha buon senso e ha sostenuto il segretario. Non date seguito alle infauste conclusioni dell’ultima direzione». Senza esito l’incontro con Guerini. Forse già domani la nuova forza. Delrio prova a mediare. Sulla questione, il deputato Pd Ernesto Carbone ha le idee chiare: «E’ evidente il vero motivo dietro alla posizione di minoranza. Vogliono che Renzi sparisca e hanno già deciso la scissione».

Goffredo De Marchis intervista su Repubblica Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo: «Una rottura adesso è incomprensibile. Le primarie slittino fino a maggio. Si esce da un partito se non si è più d’accordo sulle idee, non sul campo. Io non sono equidistante. Nel mediare però Renzi deve mettere più impegno».

“Berlusconi fissa i paletti sul sistema elettorale”, titola così il suo articolo Francesco Cramer sul Giornale: “Dopo il conclave con le parlamentari si è deciso per una proposta di legge elettorale con un sistema proporzionale con premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista, niente preferenze, mini liste. Nuove proposte per il programma sociale: reddito di cittadinanza, stipendi garantite per le mamme, fondi per l’assistenza alle persone della terza età. Misure per il lavoro e il mezzogiorno”.

Gianni Cuperlo all’Unità spiega il suo ruolo da mediatore per scongiurare la scissione nel Pd: «Chi è al timone deve fare di tutto per evitare una frattura. Facciamo un’assemblea larga sul nuovo centrosinistra, primarie dopo l’estate. Spezzare il progetto più ambizioso della sinistra sarebbe una sconfitta per tutti».

Come scrive Barbara Fiammeri sul Sole 24 Ore, la riforma dell’Italicum ritarda ancora. È saltato ufficialmente l’appuntamento con l’aula della Camera fissato per il 27 febbraio. La commissione Affari costituzionali comincerà solamente la prossima settimana a esaminare le 25 proposte di legge depositate. 

Interessante riflessione dell’ex direttore della Stampa, Marcello Sorgi, sulla ciclica riscoperta da parte della politica dell’eterna Dc.

Economia

Il fondo pubblico da 20 miliardi di euro per le banche ora è legge. La Camera dice sì al provvedimento. Il “Salva-risparmio” potrebbe essere già impegnato fino al 70% (ossia una cifra compresa tra 13 e 14 miliardi) per gli aumenti di capitale di Mps e delle Banche Venete. Lo scrive Roberta Amoruso sul Messaggero.

La Bce è pronta ad acquistare più titoli italiani. Francoforte sta continuando a comprare debito, soprattutto quello dei Paesi deboli come l’Italia. “L’incontro tra Draghi e la Merkel della scorsa settimana – come scrive Alessandro Barbera sulla Stampa – ha ricordato a tutti il ruolo fondamentale della Bce come stabilizzatore dell’Unione. Il ‘Quantitative easing’ è lo strumento tecnico grazie al quale Draghi ha finora evitato una divaricazione fra i rendimenti dei titoli tedeschi e italiani”.

Gianluca Di Donfrancesco sul Sole riporta le parole del premier canadese Justin Trudeau, pronunciate ieri nel discorso al Parlamento di Strasburgo, con le quali ha elogiato senza riserve il progetto comunitario e la globalizzazione responsabile. Tutto ciò dopo l’approvazione del Ceta di mercoledì scorso.

Secondo un’indagine dell’Istat L’export italiano va a gonfie vele. Più 1,1% nel 2016. Lo scrive la Stampa.

Esteri 

Donald Trump contro tutti. Massimo Gaggi sul Corsera: “Donald Trump accusa i media di ignorare che «in un mese ho già fatto tanto», nega le indiscrezioni dell’intelligence sui rapporti tra i suoi collaboratori e i russi. E guerra con gli 007.

Nuova nomina per il presidente Usa: l’ispanico Alessandro Acosta al Lavoro. Succederà a Puzder travolto da polemiche e scandali. Figlio di cubani a Miami e preside universitario. Ne scrive Flavio Pompetti sul Messaggero.

L’Unita intervista Hanan Ashrawi, una delle figure più rappresentative e conosciute della leadership palestinese, più volte ministra e deputata, oggi membro del Comitato esecutivo dell’Olp: «Israele ha fatto di tutto per rendere impraticabile una soluzione a due Stati. La colonizzazione dei Territori è parte fondamentale di questa politica. Ora con la legge-rapina approvata dal Parlamento israeliano, la colonizzazione è stata legalizzata. E ora Netanyahu ha incassato l’avallo di Trump per affossare definitivamente questa prospettiva».

“Dove si rubano i bambini” è il titolo del reportage del Venerdì di Repubblica, a firma di Riccardo Iacona: “In Ghana, centro nevralgico del traffico internazionale di minori, i trafficanti convincono i genitori che troveranno lavoro ai loro figli e li portano in Arabia Saudita e in Qatar, a lavorare come schiavi. 

Immigrazione

L’Italia e la Tunisia sono vicine a un accordo sui migranti provenienti dalla Libia: in cambio di aiuti finanziari e contro i terroristi dell’Isis, la Tunisia accoglierebbe duecento profughi al mese. Ne scrive Federico Fubini sul Corsera.

Giustizia

Tiziano Renzi, il padre dell’ex premier, è indagato a Roma nell’inchiesta sugli appalti Consip per concorso in traffico di influenze. Nel mirino i rapporti con l’imprenditore Alfredo Romeo. È la notizia di apertura di tutti i quotidiani nazionali. Tra gli altri, ne scrivono Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera e Carlo Bonini che su Repubblica riporta la reazione dell’inquisito: “«Non sapevo che esistesse il reato di traffico di influenze. Io comunque non l’ho commesso. E i magistrati lo potranno verificare. Penso ai nipoti, sono trasparente, una persona per bene»”.

Spunta una terza polizza in favore della sindaca Raggi che, irata, replica: «Inaccettabile, denuncio Romeo». L’ex capo dello staff aveva cambiato beneficiario alle altre due ma non a questa.

Ne scrivono Ilaria Lombardo sulla Stampa e Fiorenza Sarzanini sul Corsera che aggiunge: “La pista più credibile è che volesse ricattare la sindaca. Resta il mistero della cassaforte vuotata”.

Appalti blitz in Regione Abruzzo, indagato il presidente D’Alfonso con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Su Repubblica la replica del governatore: «Sono totalmente estraneo alla vicenda. Sono pronto a chiarire davanti ai magistrati affinché venga velocemente accertata la verità».

Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano ripercorre “quel 17 febbraio di 25 anni fa” quando venne arrestato Mario Chiesa, il manager socialista presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano, con l’accusa di corruzione. Fu l’inizio di quello tsunami giudiziario e politico passato alla storia con il nome di “Tangentopoli”.

Sul Dubbio la quarta puntata del memoriale di Bettino Craxi: «Napolitano, Scalfaro, Spadolini. Tutti sapevate del finanziamento illecito».

Trasporti

Sit-in e rabbia in tutte le città. La battaglia dei tassisti per fermare Uber e la decisione di inserire nel ‘Milleproroghe’ la sospensione per un altro anno della regolamentazione dei servizio di auto a noleggio con conducente. Scontro da 2 miliardi. Il traffico va in tilt a Roma. Ne scrive, tra gli altri, Flavia Amabile sulla Stampa.

Salute

«Fermiamoci a riflettere. Con questo testo si apre all’eutanasia passiva. Quando si parla della vita e della morte meglio una riflessione in più e non in meno. Specie se si commette l’errore di pensare di avere la proprietà esclusiva della nostra vita». Giuseppe Fioroni, leader dei popolari del Pd ed ex ministro dell’Istruzione, commentando il ddl sul fine vita, lancia un allarme e lo fa soprattutto da medico, dirigente di Medicina interna al Policlinico Gemelli. Ne scrive Angelo Picariello su Avvenire.

Informazione ed editoria

L’unità non chiuderà. I due soci, Piesse (all’80%) ed EyU (20%) hanno definito un accordo per la prosecuzione dell’attività assumendo la decisione sulla ricapitalizzazione. La notizia è riportata dalla Stampa, dal Corsera e naturalmente dalla stessa testata fondata da Gramsci nel 1924.

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