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7su7/La rassegna d’autore SPIN (11 luglio 2017)

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Prime pagine

 

Deficit, l’Europa gela Renzi

 

Legge sull’apologia del fascismo, frenata del M5S

 

Piano Ue per le bad bank

 

Umberto Bossi condannato a due anni e tre mesi: «Processo politico»

 

Usa, giornali contro Google e Facebook

 

Travolti sulla moto, la procura valuta l’omicidio volontario

 

Falcone, l’ultimo oltraggio: busto decapitato allo Zen

 

 

 

Politica

Sul Corriere della Sera, Dino Martirano descrive minuziosamente la polemica scoppiata tra i principali partiti in merito alla proposta del Pd di approvare di una legge che punisca l’apologia di fascismo: “«Il nuovo reato di propaganda del regime fascista e nazifascista è una misura liberticida e arbitraria». Sono bastati due soli aggettivi dal relatore del M5S, Vittorio Ferraresi, per scatenare altri colpi bassi tra Pd e Grillini. All’affondo ha risposto direttamente Matteo Renzi: «Liberticida era il fascismo non la legge sull’apologia di fascismo». La legge presentata dal dem Fiano prevede ora una pena anche per i singoli che ostentano il saluto romano in pubblico e mettono in vendita gadget «chiaramente riferiti al Partito fascista e del Partito nazionalsocialista tedesco». La proposto ha acceso gli animi anche di Lega e centrodestra. Di tutt’altro avviso, il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri: «Il testo di Fiano colma un vuoto enorme»”.

 

Interessante l’analisi della polemica offerta da Umberto Gentiloni su Repubblica: “Si può mettere da parte la dialettica fascismo-antifascismo come se entrambi appartenessero a un mondo scomparso, inabissato, sommerso dalle nuove sfide di un presente senza tempo?”.

 

Sempre sulle pagine del quotidiano diretto da Luciano Fontana, Francesco Verderami racconta i dubbi del leader di Fi, Silvio Berlusconi, nella scelta del candidato premier in vista delle prossime elezioni: “Berlusconi ha cambiato settore merceologico: è passato dalla pasta (Barilla) e dai gelati (Grom), alle auto (Marchionne) e alla siderurgia (Marcegaglia)”.

 

Guerra a tutto campo su Triton e accelerazione sul codice per le Ong. Oggi nella sede di Frontex, su mandato del ministro dell’Interno Minniti, pressing sulle criticità insostenibili per l’Italia: le nostre coste, unico approdo dei migranti per navi battenti diverse bandiere. La latitanza di Malta. Obiettivo: distribuire gli sbarchi. Marco Ludovico sul Sole 24 Ore.

 

Economia

La proposta dell’ex premier Renzi di mantenere l’indebitamento netto al 2,9% per i prossimi cinque anni scatena la reazione dell’Europa che gela il segretario Pd: «L’Italia non può decidere da sola». Anche il ministro dell’Economia Padoan “lancia la palla lontano” e invia la discussione «alla prossima legislatura»: «E’ un tema per il futuro». Mentre il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, dice che è «interesse dell’Italia ridurre disavanzo e debito». Ma Renzi ribatte che «in Europa c’è un pregiudizio anti-italiano». Ne scrive Ivo Caizzi sul Corriere della Sera.

 

Vertice dell’Eurogruppo sulle regole per il salvataggio delle banche dopo il caso di Veneto Banca e Popolare Vicenza. Come scrive anche Beda Romano sul Sole 24 Ore, dall’incontro emerge che tutte le decisioni sulle banche di questi ultimi mesi «sono state prese nel rispetto delle regole Ue – ha detto il presidente dell’Eurogruppo Dijsselblom – ma recenti casi hanno portato alla luce alcune questioni e c’è margine per migliorare». Strada in discesa, intanto, per il decreto sulle banche venete all’esame della Camera.

 

Il professor Gustavo Piga, sempre sul Sole 24 Ore, spiega il perché “il fiscal compact va rivisto”.

 

Esteri

Nuove polemiche riaccendono lo scandalo Russiagate. L’ultimo a finire nel mirino e Donald Trump Jr. Sembra, infatti, che il primogenito del presidente Usa abbia incontrato un avocato russo durante la campagna elettorale. Ne scrive Giuseppe Sarcina sul Corsera.

 

Pugno duro di Pechino: niente cure estere per Liu Xiaobo. Angelo Aquaro (Repubblica): “Diceva che per cambiare il regime dobbiamo cambiare la società. E invece Liu Xiaobo, il premio Nobel per la pace, muore perché la società che è cambiata è la nostra”.

 

Laura Silvia Battaglia firma su Avvenire un approfondito reportage sulla riconquista di Mosul da parte dell’esercito iracheno: “L’ultima battaglia per Mosul è tra le macerie. Una liberazione a caro prezzo: vittime civili, vendette, distruzione in una città fantasma”.

 

Giustizia

Due anni e tre mesi a Umberto Bossi e un anno e mezzo al figlio Renzo sono stati inflitti ieri dal Tribunale di Milano per aver usato fondi del partito a fini personali. Condannato per appropriazione indebita anche l’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, a due anni e sei mesi. Ne scrive, tra gli altri, Il Sole 24 Ore.

 

L’investimento dei due motociclisti in Valsusa sarebbe stato scatenato da un colpo allo specchietto del furgone. I due ragazzi trascinati per 50 metri. La compagna dell’autista-killer: «L’ho implorato di fermarsi». Ne scrive Claudio Laugeri su La Stampa.

 

Gli aggiornamenti sul caso Cucchi dalla penna di Michela Allegri (Il Messaggero): “Subito dopo l’arresto, lo hanno picchiato con calci e pugni, provocandogli le lesioni che, sei giorni dopo, lo avrebbero ucciso. Ora, i carabinieri sono finiti sul banco degli imputati”.

 

Marco Cappato deve essere processato. Il gip Luigi Gargiulo ne ha deciso “l’imputazione coatta” per “aiuto al suicidio” di dj Fabo. Il giudice ritiene che, se non ha indotto, ha rafforzato nel giovane la volontà di morire. Ne scrive Luigi Gambacorta su Avvenire.

 

Charile Gard

Ieri presso l’Alta Corte di Giustizia di Londra si è svolta la prima udienza per valutare se le nuove evidenze mediche emerse in questi giorni siano in grado di garantire un miglioramento nelle condizioni del piccolo Charlie Gard. Sul Corsera, Gianni Ippolito racconta le emozioni dei genitori del neonato: “La voce di Connie Yates, la mamma di Charlie, taglia l’aula della Corte di Giustizia di Londra: «E se Charlie fosse tuo figlio?». Il giudice Francis pronunciò la sentenza che autorizzava i medici a staccare la spina. Ora dà 48 ore di tempo ai legali della famiglia per fornire le prove che una cura alternativa può avere successo”.

 

Giovanni Falcone

Decapitato a Palermo il busto di Falcone davanti alla scuola intitolata al magistrato. Bruciata anche una sua immagine. Ne scrive, tra gli altri, Riccardo Arena su La Stampa.

 

Istat

Sul Messaggero, Maria Latella commenta l’ultimo rapporto Istat sulla condizione della casalinghe italiane: “Negli ultimi dieci anni sono sparite 518 mila casalinghe. Con humor macabro verrebbe da dire che un discreto contributo l’ha dato e lo sta dando alche la fiorente escalation di femminicidi”.

 

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