Dieci anni fa moriva Mariò Didò, sindacalista ed europarlamentare, socialista ed europeista, già segretario confederale della Cgil, deputato europeo nelle file del Psi, vicepresidente del Parlamento europeo e vicepresidente del Gruppo Socialista al Parlamento Europeo. I figli Monica e Massimiliano e la moglie Wanda lo ricorderanno nel convegno “La dimensione sociale europea e la sua evoluzione attraverso l’esperienza sindacale e politica europea di Mario Didò”, che si terrà a Roma lunedì 4 dicembre, alle ore 17, presso la sede della Cgil nazionale in Via Corso d’Italia 25.
E’ ancora possibile immaginare un’Europa sociale, proprio come la sognava Mario Didò? Le istituzioni europee sono ancora in grado di promuoverne i valori o necessitano di una riorganizzazione? A queste e altre domande risponderanno i più alti rappresentanti delle stesse istituzioni che avranno la possibilità di proporre la loro “ricetta” sociale per rilanciare l’Europa. Interverranno, infatti, Pia Locatelli (vice presidente dell’Internazionale Socialista e deputata nazionale), Giacomo Filibeck, (vice segretario Generale PES), Emilio Gabaglio, (già Segretario Generale Confederazione europea dei sindacati) e Giulia Barbucci (componente del Comitato Economico e Sociale Europeo). Gianni Pittella (presidente del Gruppo Progressista S&D) e Brando Benifei (Gruppo Progressista S&D – Membro della Commissione per l'occupazione e gli affari sociali) invieranno un video messaggio. Modererà il giornalista Carlo Correr.
“Il pilastro sociale europeo e il Vertice di Goteborg” è invece il titolo del keynote speech che farà da filo conduttore all’intera iniziativa e che sarà pronunciato da Robert Rydberg, ambasciatore svedese in Italia. Insieme a Giorgio Benvenuto (presidente della Fondazione Bruno Buozzi), Rydberg illustrerà le linee guida che hanno ispirato il pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato ufficialmente lo scorso 17 novembre a Göteborg. Il pilastro stabilisce una serie di principi e diritti fondamentali per sostenere un mercato del lavoro e sistemi di protezione sociale equi e funzionanti, prevedendo i cambiamenti che le società europee e il mondo del lavoro subiranno nel prossimo decennio.
Il convegno sarà anche l’occasione per presentare la pubblicazione scientifica, edita dalla casa editrice Lithos, “Il viaggio di Mario Didò verso la costruzione di un’Europa sociale. Una strada sindacale e politica, dalla banlieue di Parigi al Parlamento europeo”, curato da Ilaria Romeo e Francescopaolo Palaia. Il libro è un “ibrido” nato dall’interazione di diverse professionalità, affetti, amori e amicizie. Un po’ saggio storico che ripercorre il rapporto tra Mario Didò e l’Europa, intesa come spazio fisico, politico e sociale soprattutto, negli anni che vanno dal 1962 (ingresso di Didò nella segreteria Cgil) al 1994 (fine della terza Legislatura europea), un po’ ricordo affettuoso e intimo di chi lo ha conosciuto personalmente. Spiccano, tra gli altri, gli interventi di Giuliano Amato, Fabrizio Cicchitto, Umberto Colombo, Guglielmo Epifani e dell’attuale segretaria generale Cgil Susanna Camusso, a cui saranno affidate le conclusioni del convegno.
“L’incontro – spiega Monica Didò – non rappresenta una semplice occasione commemorativa e nasce con l’obiettivo di verificare se le istituzioni europee possano proporre una politica sociale valida o se altrimenti risulti indispensabile rivedere tali strutture, le stesse nelle quali mio padre ha militato, migliorandone l’efficienza, la cooperazione e le politiche”.