(…) Fino a Cristo l’identificazione di religione e Stato era praticamente necessaria a garantire la stabilità di quest’ultimo.
L’Islam ritorna a questa identificazione tra mondo politico e mondo religioso al punto che Osama bin Laden nell’epoca recente ha potuto contrapporre l’umma, la comunità islamica mondiale, agli stati dei paesi arabi contestando il fatto che essi possano essere considerati autorevoli per un musulmano visto che sono oggettivamente alleati dell’Occidente.
L’atto di rifondazione dell’umma, di cui Bin Laden si era proclamato califfo, si reggeva e si regge con la sola legge del Corano e della tradizione islamica. A differenza del Cristianesimo, nell’Islam, in cui l’evento fondante deldivino non e la creazione ma il Corano, ciò che è ≪parola≫ è più reale di ciò che e ≪realtà≫. (…) Il messaggio cristiano, per di più, promana dalla croce e pertanto da qui nasce la distinzione tra imperatore e Dio e il rifiuto da parte dei cristiani dello Stato come qualcosa di assoluto.
Non è catechismo, ma premessa allo studio di un pensiero politico: la visione liberaldemocratica dello Stato e della società che ha caratterizzato la storia dell’Occidente non sarebbe stata possibile senza l’avvenimento storico di Gesù Cristo. La storia della libertà nasce dalla convinzione che lo Stato è importante ma non e tutto, che dunque c’è spazio per la libertà degli uomini come dimostrano con la loro esperienza i martiri cristiani che sono appunto i primi eroi nella storia della libertà.
Non si tratta di un messaggio esclusivo rivolto ai soli credenti, altrimenti il grande filosofo liberale e laico Benedetto Croce, nel celebre saggio Perché non possiamo non dirci cristiani, non avrebbe scritto che il Cristianesimo e stata la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuto:
≪Così comprensiva e profonda, cosi feconda di conseguenze,così inaspettata e irresistibile nel suo attuarsi, che nonmeraviglia che sia apparso o possa ancora apparire un miracolo, una rivoluzione dall’alto, un diretto intervento di Dio nelle cose umane, che da lui hanno ricevuto legge e indirizzo affatto nuovo≫.
Partiamo da qui per riappropriarci di un po’ della nostra storia, la storia di cattolici e liberali, moderati e riformistiche prima di altri hanno intravisto le soluzioni ai malanni italiani. (…)
(dal libro di Andrea Camaiora “Il brutto anatroccolo. Moderati: senza identità non c’è futuro” – ed. Lindau)