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7su7/La rassegna d’autore SPIN (26 settembre 2017)

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Prima pagina

Germania, strada in salita per nuovo governo Merkel

Corruzione e concorsi truccati: la cupola dei professori universitari

Corea del Nord, la minaccia di Kim: abbatteremo i jet Usa

 

Politica interna
Su Repubblica, Daniel Verdù intervista il vicepresidente della Camera e neo eletto candidato premier per il Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio.Tra i tanti temi affrontati, il rapporto con l’Europa: «Se l’Ue non ci ascolta scatterà il si salvi chi può». Poi un passaggio sulle dinamiche interne al Movimento: «Grillo resta il garante, il mio ruolo da capo sarà presentare le liste e portare avanti la linea».

Le elezioni in Germania potrebbero rendere ancora più accidentato il percorso dello Ius Soli. Come racconta Marco Conti sul Messaggero, infatti, tra i partiti italiani circola il timore di pagare elettoralmente un tema così controverso, come del resto è accaduto a Merkel per le sue scelte sui rifugiati.

I risultati delle consultazioni tedesche complicano ulteriormente anche i rapporti interni al centrodestra. Se infatti Matteo Salvini elogia l’Afd, Silvio Berlusconi ribadisce la sua indisponibilità a una coalizione a trazione populista. In questo quadro, come racconta Carmelo Lopapa su Repubblica, salgono le quotazioni del Rosatellum in casa Forza Italia proprio per evitare la lista unica con il Carroccio.

Giustizia
Maxi blitz contro i docenti di diritto tributario. Nella giornata di ieri la Guardia di Finanza ha eseguito 7 arresti e notificato 22 interdizioni dalla funzione di professore universitario ad altrettanti docenti nell’ambito di un’inchiesta su corruzione e manipolazione di concorsi. L’indagine è partita dalla denuncia di un candidato all’ultimo concorso per l’abilitazione all’insegnamento. Secondo quanto da lui raccontato, alcuni professori gli avrebbero fatto pressioni per convincerlo a ritirarsi al fine di favorire un suo concorrente mento qualificato. Se ne occupa Maria Vittoria Giannotti sulla Stampa.

Sarebbero 120 i cittadini romani indagati per truffa e falso nell’ambito di un’inchiesta sui sussidi per i terremotati. Secondo la procura, infatti, avrebbero fatto richiesta di spostare la propria residenza ad Amatrice dopo il sisma proprio per ottenere i 900 euro mensili che la Protezione civile ha stanziato in favore dei terremotati. Se ne occupa Valentina Errante sul Messaggero.

Economia
E’ stata presentata ieri la candidatura di Milano come possibile sede dell’Autorità europea del farmaco (Ema) che a seguito della Brexit dovrà lasciare Londra. Tra i concorrenti Barcellona, Amsterdam, Vienna e Bratislava. «Il nostro dossier è certamente il migliore, il nostro timore è che prevalgano decisioni politiche» ha commentato il sindaco di Milano, Beppe Sala. Se ne occupa Sara Monaci sul Sole 24 Ore.

Continua il pressing di Germania, Italia, Francia e Spagna per la web tax. Dopo la riunione dell’Ecofin del 9 settembre, le quattro maggiori nazioni europee sono pronte a presentare un documento congiunto al Consiglio di venerdì prossimo per sollecitare azioni «veloci» da parte dell’Ue. Se ne occupa Alberto D’Argenio su Repubblica.

Il lungo braccio di ferro tra Italia e Francia su Stx e Fincantieri sarebbe prossimo a concludersi. Secondo una fonte interna alla delegazione italiana che si occupa del dossier, infatti, la partita sarebbe ormai chiusa e l’Italia avrebbe vinto su tutta la linea riuscendo a mantenere il controllo dei cantieri navali francesi. Adesso si lavora a un escamotage per salvare la faccia al governo francese. Ne scrive Stefano Montefiori sul Corriere della Sera.

Esteri
Nel pieno delle difficoltà post-elettorali di Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron prova a rilanciare il progetto europeo. E’ atteso per oggi, infatti, il discorso del capo dello Stato davanti agli studenti della Sorbona in cui esporrà le linee di una possibile evoluzione dell’Ue da oggi al 2024. Al centro del progetto più sovranità europea e più unità. Ne scrive Stefano Montefiori sul Corriere della Sera.

«Abbatteremo i bombardieri Usa». Questa la nuova minaccia della Corea del Nord nell’interminabile braccio di ferro contro l’Occidente. Ad aumentare nuovamente la tensione un tweet del presidente americano, Donald Trump, che alludeva a un prossimo cambio al vertice in Corea del Nord. Questa dichiarazione è stata intesa da Kim Jong-Un come una «dichiarazione di guerra» scatenando la controffensiva, almeno per ora, verbale. Ne scrive Giuseppe Sarcina sul Corsera.

Continuano le tensioni tra Madrid e Barcellona. Con l’avvicinarsi della data in cui dovrebbe tenersi il referendum sull’indipendenza catalana non si stemperano le contrapposizione. Ieri il procuratore generale di Madrid José Manuel Maza ha infatti avvertito il presidente catalano Carles Puigdemont: «L’ipotesi di un suo arresto resta aperta». Se ne occupa Francesco Olivo sulla Stampa.

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