Nessuno strappo sul governo. Silvio Berlusconi ha rassicurato che non ci sarà nessuna crisi. «Saremo in questo governo ma con la ferma intenzione che questi provvedimenti siano mantenuti fino in fondo», ha detto Berlusconi all’inaugurazione della nuova sede di Forza Italia a Roma in riferimento ai punti qualificanti del centrodestra nei confronti dell’esecutivo, come l’abolizione dell’Imu e la sterilizzazione dell’Iva. «Sappiamo che una crisi porterebbe alla destabilizzazione e sappiamo che la stabilità è un bene – ha aggiunto -.
Faremo una riunione coi gruppi parlamentari, discuteremo fra noi e prenderemo le decisioni a maggioranza guardando all’interesse del Paese». «L’acronimo Pdl non comunica, non trasmette emozione». Perciò c’è un «ritorno al futuro con questa nuova Forza Italia», ha detto ancora il Cavaliere. «C’è in giro – ha spiegato – una quantità di persone che guardano tristi e indignati allo stato della nostra democrazia. Perciò è giusto aprire le porte a chi ha intenzione di dedicare se stesso al futuro dell’Italia». Infine Berlusconi ha precisato che i suoi processi «sono molto più di 50».
«Chi dice che la legge è uguale per tutti e che le sentenze si devono rispettare, si ripara dietro una ipocrisia veramente non accettabile», ha detto ancora Berlusconi. «Le sentenze si rispettano quando sono emesse da giudici imparziali, quando non succede è giusto criticarle», ha aggiunto. Per questo, il Paese che il centrodestra ha in mente è quello in cui ci sono «giudici della cui imparzialità possiamo essere sicuri». Fra le richieste organizzative, il cambio di nome da Pdl a FI in tutti gli enti locali e l’organizzazione sul territorio «per far rinascere i club di Forza Italia e far rinascere i volontari azzurri, con l”istruzionè necessaria a difendere il nostro voto alle prossime elezioni». «Tutti i gruppi alla Camera, al Senato, nelle Regioni, nelle Province e nei Comuni dovranno chiamarsi ‘Forza Italia’», ha detto Silvio Berlusconi.
