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La Storia Infinita di Claudio Scajola indagato

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Scritto da vocealta

storia_infinitaÈ ufficiale, anzi ufficialissimo visto che è stato comunicato alle agenzie di stampa prima che all’interessato: Claudio Scajola è indagato per l’acquisto di un appartamento a Roma. In perfetta coincidenza con la fine delle vacanze e la ripresa dell’attività politica, ecco giungere la notizia nella forma secca e asciutta delle agenzie di stampa che la riportano più o meno così: «L’ex ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, è indagato dalla Procura di Roma per violazione della legge sul finanziamento illecito dei partiti politici in relazione all’acquisto di un appartamento a pochi metri dal Colosseo. L’immobile in via del Fagutale, secondo l’ipotesi degli inquirenti, è stato pagato in parte, anche se l’ ex ministro sostiene di esserne stato all’oscuro, dall’imprenditore Diego Anemone, uno dei personaggi chiave dell’inchiesta sugli appalti del G8». Insomma, dopo che mesi e mesi di lavoro della procura di Perugia non avevano condotto ad alcuna svolta, dopo ben 15 mesi dalla bufera di notizie che condussero il politico ligure a dimettersi da ministro della Repubblica, ecco venir fuori una nuova procura e una nuova ipotesi di reato. Verrebbe da dire: finalmente si è tentato di tirar fuori qualcosa.In tutta la sua particolarità, il caso Scajola segna una brutta pagina per la giustizia italiana. Dopo quanto tempo, infatti, un cittadino può sentirsi sereno? Hanno tutti il carattere e la fibra di Claudio Scajola che ha accolto la notizia senza battere ciglio, sereno, positivo, fiducioso e silente? Quanti strepiti sarebbero giunti da altri uomini politici chiamati ad una simile prova? Un italiano può davvero approcciare il sistema giudiziario come se facesse i conti con la Storia Infinita? Quando potrà dirsi la parola fine su una vicenda – occorre avere la franchezza di riconoscerlo – che per le indagini condotte dagli stessi magistrati perugini non ha alcun presupposto e alcun appiglio concreto?In proposito basterebbe ricordare come gli accertamenti condotti in mesi di indagini hanno accertato come non esista alcun atto a favore o a vantaggio di Anemone e Balducci da parte di Claudio Scajola. Di diverso dalla Storia Infinita c’è che qui non ci troviamo in un romanzo di fantasia per ragazzi, ma nella realtà, con tutto ciò che ne consegue. Insomma, è un fatto serio, grave. Eppure, probabilmente, giunti a questo punto, argomentare serve fino ad un certo punto. Forse è questa la lezione che arriva da Scajola. Occorre attendere con pazienza e sangue freddo, come ha immediatamente dichiarato il politico ligure: «Apprendo dalle agenzie che la Procura di Roma ha aperto un fascicolo su una vicenda per la quale la Procura di Perugia, dopo un anno e mezzo di indagini, non ha ritenuto di dovermi indagare. Attendo, comunque, con la stessa serenità e la medesima riservatezza che hanno sinora contraddistinto il mio comportamento, che i magistrati romani portino a termine il loro lavoro, nella convinzione che verrà certamente chiarita la mia estraneità ai fatti». Intanto il tempo passa e il tritacarne mediatico giudiziario si rimette in moto. A vantaggio di chi?

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