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Ferrovie/Luigi Grillo difende i corridoi italiani

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Scritto da vocealta

sen_grillo«La crisi finanziaria che sta scuotendo molti Paesi dell’Unione impone una riflessione organica anche in materia di appalti; una riflessione che deve riguardare tanto le modalità di utilizzo dei finanziamenti pubblici quanto dei capitali privati nel presupposto che questi ultimi sono sempre più necessari per gli interventi generali. Se è vero come è vero che il comparto degli appalti pubblici corrisponde al 17% del PIL dell’Unione Europea per un valore assoluto di oltre 2000 miliardi di euro, occorre un cambio di impostazione culturale nell’approccio del tema, che sacrifichi, sull’altare di una maggiore efficienza operativa, tutti quegli aspetti formali ma non essenziali che fino ad oggi hanno frenato la rapida messa in opera degli interventi programmati». Non poteva essere più chiaro il senatore Luigi Grillo, presidente della Commissione Infrastrutture del Senato, nel suo intervento alla riunione dei presidenti delle Commissioni Affari Economici e Infrastrutture, organizzata a Varsavia dal Parlamento polacco.

«Occorre in buona sostanza snellire al massimo le procedure, ridurre al minimo la necessità di confronto concorrenziale basata su procedure formali nel corso di interventi a totale o prevalente capitale privato, favorire una politica mirata all’aggregazione, alle piccole e medie imprese e alla internazionalizzazione delle imprese», ha detto ancora Grillo che, sul tema delle reti TEN, ha preso atto «con soddisfazione della proposta della Commissione UE di confermare il Corridoio 5 nel tratto Lione-Torino nonostante i ritardi, e il Corridoio 24 Genova – Rotterdam ancorché, ad oggi, non sia stato ancora sottoscritto l’accordo integrativo tra COCIV e RFI». Grillo ha poi polemizzato con il Commissario dei Trasporti Siim Kallas per l’esclusione della tratta Napoli-Palermo inizialmente prevista sul Corridoio 1 (secondo la delibera del 2004) che si sarebbe dovuto sviluppare da Amburgo, Monaco, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli fino a Reggio Calabria e poi Palermo ricordando che proprio nella tratta Salerno, Reggio Calabria, Messina, Palermo, dal 2004 ad oggi, per adeguare la rete sono stati investiti più di 3 miliardi di euro. Grillo ha, poi, registrato con favore che dei 50 miliardi di euro disponibili nel bilancio Ue per le infrastrutture, ben 21,7 miliardi saranno impiegati per le infrastrutture del trasporto ferroviario».

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