Si è concluso senza successo al Ministero della Giustizia l’incontro tra i magistrati e il ministro Severino sulla responsabilità civile dei magistrati. Severino assicura di aver ascoltato «con la massima attenzione» le osservazioni dei magistrati. Ma il segretario di Magistratura Indipendente, Cosimo Ferri, lasciando l’incontro dice: «Non siamo soddisfatti; sulla nostra richiesta di cancellare l’emendamento Pini la chiusura è totale».
L’Associazione nazionale magistrati «non si fermi, e chieda con urgenza un incontro ai segretari dei partiti che sostengono la maggioranza» per risolvere la questione della responsabilità civile dei giudici». È la sollecitazione che arriva dal segretario di Magistratura indipendente, Cosimo Ferri, dopo l’incontro avuto oggi dall’Associazione Nazionale magistrati, insieme con le rappresentanze delle altre magistrature, contabile, amministrativa e militare con il ministro della Giustizia, Paola Severino. «Un incontro poco soddisfacente, anche se abbiamo apprezzato la grande cortesia e onestà del ministro – sottolinea Ferri – ma abbiamo percepito anche la sua grande difficoltà ad accogliere le nostre richieste». Ma al di là «della disponibilità e della professionalità del ministro, serve un accordo della politica per sopprimere il contenuto dell’emendamento Pini che, ci ha ricordato il ministro, è stato approvato alla Camera da una larga maggioranza».
Magistratura indipendente, conclude Ferri, «mantiene una posizione di netta contrarietà ma se le cose dovessero rimanere così chiederemo che l’Anm valuti iniziative di protesta. Oggi non è corretto parlare di sciopero, per rispetto della cortesia istituzionale del ministro».
Sempre più sfocata appare la posizione del neo presidente Anm, Rodolfo Sabelli, che da quando è stato eletto è apparso incapace di far assumere iniziative all’associazione magistrati, rincorrendo di fatto il leader dell’opposizione Cosimo Ferri.
