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«Anm, una giunta debole e priva di credibilità»

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Scritto da vocealta

anm-logoDalla riunione del comitato direttivo di sabato, nel corso della quale è stata eletta a maggioranza la nuova Giunta Unicost-Area, l’Anm esce fortemente indebolita e ancora una volta incapace di rappresentare unitariamente tutti i magistrati e l’insieme delle posizioni ideali presenti all’interno dell’Associazione.

Questo si è verificato in un momento in cui l’ampiezza e la gravità dei problemi che affliggono la giustizia, le complessive condizioni di lavoro dei magistrati e la concreta piena esplicazione della loro professionalità avrebbero, invece, richiesto un maggior senso di responsabilità ed una maggiore attenzione agli interessi generali, più che agli sterili e dannosi egoismi correntizi.

E’ accaduto invece che, ancora una volta – esattamente come quattro anni fa, in occasione dell’insediamento del precedente CDC – è stata opposta, soprattutto da Unicost, una pregiudiziale chiusura nei confronti di MI, che aveva chiesto con forza che la eventuale nuova giunta unitaria segnasse una forte discontinuità di contenuti e di metodo operativo con la precedente inefficace Giunta di maggioranza.

Area, che pure aveva fatto delle preliminari aperture ai contenuti programmatici di MI ed aveva mostrato segni di disponibilità ad un dialogo costruttivo su tali contenuti, di fronte al veto di Unicost ha preferito far saltare qualsiasi ipotesi di accordo unitario e comunque i tentativi di approfondimento del confronto con MI sui contenuti programmatici.

Di conseguenza Area ed Unicost hanno ancora una volta raggiunto un accordo di maggioranza, che, basandosi su di un programma, generico, lontano dalle esigenze concrete della magistratura, sordo ai segnali di cambiamento che per la seconda volta consecutiva sono venuti dal responso elettorale, trova il suo fondamento esclusivamente nella comune gestione del potere, dando così vita ad una Giunta debolissima, che, senza tener conto delle effettive esigenze dei magistrati, ha sposato le vecchie logiche della politica, ponendosi su di una linea di continuità con il precedente governo dell’ANM clamorosamente bocciato dalle urne.

Magistratura Indipendente, pertanto, denuncia ai colleghi l’ intollerabile situazione di blocco di potere che continua a perpetuarsi all’interno dell’ANM per le scelte pregiudiziali di Unicost e di Area, che si ostinano a non recepire concretamente le richieste di cambiamento che provengono dai magistrati, e continuerà con impegno la sua forte opposizione, ferma sui principi, sulle questioni sindacali e sulla tutela della dignità del lavoro dei magistrati.

Sin d’ora, per supplire alle carenze programmatiche della nuova Giunta dell’ANM, Magistratura Indipendente chiede al Ministro della Giustizia di intervenire sul tema della responsabilità civile e di presentare un emendamento governativo che elimini il contenuto di quello approvato dalla Camera (cd. emendamento Pini) ed attualmente all’esame del Senato.

* Segretario Generale e Presidente di Magistratura Indipendente

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