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7su7/La rassegna d’autore SPIN (26 aprile 2017)

Prime pagine

 

Calenda: «Per Alitalia ultimo prestito poi la vendita»

 

Cortei e tensioni al 25 aprile

 

Primarie Pd, incognita affluenza

 

Conti pubblici, Ue valuta azioni contro l’Italia

 

Rivoluzione Trump, pronto il maxi taglio di tasse alle aziende

 

Macron: «Fatemi costruire una Francia unita»

 

Vivendi: all’Agcom il piano su Mediaset

 

 

Politica

«Si è scelto di fare il congresso il giorno peggiore possibile. E’ stato scelto il 30 aprile, in mezzo ai ponti, e poi la prima discussione è stata “però occhio all’affluenza. Insomma ci si impegna per fare le primarie nel giorno peggiore in assoluto e poi la polemica è sull’affluenza». Il Sole 24 Ore riprende lo sfogo del leder Pd Matteo Renzi.

 

Il Corriere della Sera intervista Fabio Vitale, 30enne conduttore di Sky, che questa sera modererà il confronto tv tra i candidati alla segreteria del Pd in vista del voto di domenica prossima: «Devono andare subito al cuore delle risposte».

 

Stefano Cappellini su Repubblica intervista l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ora leader di Campo progressista: «Renzi, il tempo è scaduto unisci la sinistra o sarà la fine. Cambia la legge elettorale e costruisci una coalizione per evitare una sconfitta epocale. Senza intesa con il Pd c’è tutto un mondo che si organizzerà per avere spazio».

 

Mario Bertonicini su Italia Oggi commenta gli ultimi sondaggi: “Se Berlusconi e Salvini alle elezioni politiche si presentassero separati prenderebbero più voti. L’intesa potrebbe essere stretta dopo sulla base dei seggi ottenuti”.

 

L’Unità intervista la presidente della Camera Laura Boldrini: «L’apologia del Fascismo va cancellata anche da Internet. I valori della Resistenza rivivono ricordano chi li ha incarnati: anche le donne, dimenticate. La sinistra sia più orgogliosa della propria storia».

 

Alitalia

Dopo il “no” schiacciante al preaccordo su Alitalia, arrivano tre commissari. Governo e azionisti puntano verso l’amministrazione straordinaria e la successiva liquidazione. Ma Renzi non ci sta: il leader Pd pensa ad altre soluzioni e non esclude la possibilità di un interventi statale. Il ministro del Lavoro Poletti: «Ora sono a rischio 20mila persone».

 

Il Messaggero intervista il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda: «Non torniamo indietro. Nessun salvataggio di Stato. Non chiederemo soldi ai contribuenti. Avevamo spiegato a tutti, lavoratori in primis, quale era la posta in gioco. Nei prossimi sei mesi cessione o liquidazione della compagnia».

 

«Non salveremo Alitalia. Sarà venduta al miglior offerente. All’estero altre compagnie hanno fatto meglio il loro lavoro. Indietro non si torna. Se Lufthansa dovesse essere interessata, per noi non ci sarebbero preclusioni. Dallo Stato 300 milioni di aiuti ma soltanto per sei mesi». Così il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio in un’intervista di Alessandro Barbera sulla Stampa.

 

Alberto Alesina e Francesco Giavazzi nel loro editoriale sul Corriere della Sera commentano il risultato del referendum Alitalia provando a spiegare la decisione dei circa 12mila dipendenti della compagnia aerea: “E’ chiaro, per quanto non sia esplicitato, che cosa vorrebbero quanti hanno votato “no” al referendum. Vorrebbero la nazionalizzazione di Alitalia, trasferendo così, ancora una volta, il conto dell’insolvenza ai contribuenti. Incuranti del fatto che Alitalia sia già constata alla collettività qualcosa come 7,5 miliardi di euro”.

 

Virman Cusenza sul Messaggero non le manda a dire nel suo editoriale di commento alla situazione di Alitalia: “Una catastrofe esemplare in cui c’è il concentrato di tutti i mali italiani: l’abuso dei sindacati, la loro incapacità di rappresentanza nel momento in cui è in gioco una scelta cruciale per l’azienda, la miopia di quella fetta di lavoratori stessi che dovendo decidere sul loro futuro, anziché guardare il beneficio duraturo anche per le prossime generazioni, puntano al piccolo cabotaggio dell’oggi”.

 

Economia

Il “Programma nazionale di riforma” dell’Italia, 169 pagine di misure prese o previste dal governo per uscire da un quindicennio senza crescita e molto debito, è arrivato a Bruxelles. Ma, come scrive Federico Fubini sul Corriere della Sera, “l’esame si preannuncia già delicatissimo”.

 

Il ministro dell’Economia Padoan scrive al presidente della commissione Ue Junker:

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“L’austerità in politica economica e la complessità nell’assetto istituzionale hanno creato distanze fra gli europei e l’Unione, e hanno reso l’Ue un facile capro espiatorio agli occhi dei cittadini. Per questa ragione servono meccanismi più strutturali di flessibilità, da sottrarre alle trattative caso per caso, e un’accelerazione sulle politiche sociali”. Ne scrive il Sole 24 Ore.

 

La manovra di correzione dei conti pubblici di aprile richiesta dall’Ue e pubblicata in Gazzetta Ufficiale ha lasciato invariata la clausola di salvaguardia che aumenta la aliquota Iva dal 22% al 25% dal primo gennaio 2018. Introdotta nel testo di legge anche la norma che cancella le limitazioni all’utilizzo di Flixbus. Ne scrive brevemente il Corsera.

 

Esteri

Donald Trump annuncia il taglio delle tasse alle imprese, in concomitanza con i primi 100 giorni da presidente. La manovra prevede un calo tra il 35% e il 15%. Il tesoriere Steven Mnuchin ha però precisato che la nuova legge non arriverà prima di giugno. Ne scrive Flavio Pompetti sul Messaggero.

 

Sulla Stampa un estratto del libro “Rivoluzione” di Emmanuel Macron dal capitolo “Riconciliare l’una e l’altra Francia”: “La mia sfida per costruire una Francia unita”.

 

«Non avrete il mio odio» ha detto Etienne Cardiles ricordando Xavier Jugelè, l’agente trucidato a Parigi lo scorso 20 maggio durante un attacco terroristico di matrice islamista. Ne scrive Michela Marzano su Repubblica: “Etienne rende così omaggio al proprio compagno con semplicità, rigore e dignità”.

 

Immigrazione

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni difende i salvataggi “privati”. Anche Frontex ammette: «C’è obbligo di intervenire». Dopo le accuse politiche mosse in Italia, le agenzie internazionali riconoscono il cruciale ruolo delle Ong e delle imbarcazioni private che si impegnano a soccorrere i migranti nel Mediterraneo. Ne scrive Daniela Fassini su Avvenire.

 

Giustizia

Il Fatto Quotidiano intervista il Guardasigilli Andrea Orlando sul caso Consip: «Se qualcuno ha pensato che avrei utilizzato i poteri ispettivi come una clava ha sbagliato porta. Contro i magistrati Renzi si cerchi un altro ministro. Nessuno mi ha fatto pressione, ma ho letto prese di posizione dei renziani che mi hanno ferito».

 

Interessante inchiesta di Giuseppe Crimaldi (Il Mattino) sui processi lumaca: “A Napoli e Salerno possono passare anche 19 anni e mezzo per arrivare al solo giudizio di primo grado. Ritardi che ricadono sull’amministrazione della giustizia in termini di risarcimento quantificabili in 36 milioni di euro”.

 

25 aprile

La festa della Liberazione è stata segnata dalle tensioni: A Roma l’Anpi sfila separata dalla comunità ebraica e dal Pd, a Milano fischi alla brigata ebraica, a Verona il leghista Matteo Salvini: «Sì all’autodifesa». Il presidente della Repubblica Mattarella: «Basta rancori. Dove attecchisce il fascismo alla fine c’è lager». Ne scrive, tra gli altri, Dino Martirano sul Corsera.

 

Telecomunicazioni

Dopo i rilievi Agcom, Vivendi invierà entro 60 giorni una proposta di soluzione del caso Mediaset all’Autority per le comunicazioni, ma senza rinunciare ai ricorsi al Tar e all’Ue. Ne scrive Antonella Olivieri sul Sole 24 Ore.

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