Salute

La sindrome da cambio di stagione si combatte con la prima colazione

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Sentirsi con le pile scariche con l'aumento delle ore di luce e della temperatura è una condizione comune in questo periodo, tanto che l’86% degli italiani (35 milioni di persone tra i 18 e i 70 anni), soffre della cosiddetta “sindrome” da cambio di stagione. Le donne tra i 35 e i 54 anni sono la categoria più colpita, con un 90% che dichiara di avere difficoltà ad alzarsi al mattino, disturbi legati al sonno, ansia (la cui percentuale sale al 25%, soprattutto nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni) o malumore. Come affrontare la “sindrome”? Per 9 italiani su 10 consumare la prima colazione è primo passo per affrontare la giornata con più energia, anche se resiste un 6% che tende a saltarla, dato che sale all'11% per i più giovani (under 24) e al 10% per la fascia 25-34 anni.

Questi alcuni dati emersi dall'indagine "Cambio di stagione e colazione" realizzata dall'Osservatorio Doxa-AIDEPI (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane) su un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana di 1000 persone. Un buon modello prevede alimenti solidi ricchi di carboidrati (semplici e complessi), latte o yogurt (o altre bevande, come tè, infusi o centrifughe) e frutta di stagione. «Deve essere completa di tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali), leggera e digeribile – commenta Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport – e deve coprire, a livello di energia il 20-25%, delle calorie complessive giornaliere. Se al mattino si è inappetenti si può tamponare con un caffè e due biscotti, per poi consumare qualcos'altro appena arrivati a scuola o sul luogo di lavoro oppure lungo il percorso». Bene il latte, tipico della nostra tradizione al mattino, non solo perché garantisce un buon apporto di carboidrati, proteine e minerali, anche per il suo contenuto di triptofano, l'aminoacido precursore della serotonina, che favorisce il senso di appagamento e benessere, tanto da essere consigliabile anche per facilitare l'addormentamento serale.

Altri rimedi? Il 43% degli intervistati trascorre più tempo all'aria aperta o si concede momenti di relax. L’esposizione alla luce solare, infatti aiuta il nostro organismo ad attivare la vitamina D, ma attenzione ad evitare condizioni estreme, come temperature troppo calde o fredde. C'è anche un 37% che cerca di “pensare positivo” e concentrarsi sugli aspetti positivi del cambio di stagione, mentre il 28% dedica del tempo all'attività sportiva.

“L'ingresso dell'ora legale o i bruschi cambi di temperatura – ribadisce l’esperto – rappresentano uno shock per il nostro organismo, che deve adattarsi e trovare antidoti per affrontare questi momenti. Per recuperare è importante riposare e alimentarsi correttamente, prestando attenzione alla ripartizione dei pasti nel corso della giornata ed evitando periodi troppo lunghi di digiuno”.

Il benestare di Michelangelo Giampietro si riscontra per i dolci: «È importante che la colazione – commenta l’esperto – sia un momento piacevole e gratificante. È il pasto della giornata in cui si può fare uno strappo alla regola della “varietà”. Se infatti, come regola generale, è indispensabile scegliere un'alimentazione che sia il più possibile varia, a colazione, se si è particolarmente affezionati ad alcuni alimenti, purché si mangi qualcosa al risveglio, è possibile trasgredire concedendosi di consumare sempre quelli maggiormente graditi». Il 58% degli italiani ritiene utile gratificarsi con un dolce in più a colazione in questo periodo dell'anno e per l'80% il cioccolato è un'arma formidabile per contrastare il malumore.

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