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Governo: Di Maio, ogni volta serve intesa con ‘quell’altro’

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«A volte siamo costretti a subire l'atteggiamento della Lega che è insopportabile. Ma dopo le elezioni non avevamo alternativa: o andavamo all'opposizione o cercavamo Di portare a casa il piu' possibile nelle peggiori condizioni. Ogni volta che si deve approvare un provvedimento, in Parlamento o in Consiglio dei ministri, ci dobbiamo sedere a un tavolo io, Conte e 'quell'altro' là e dobbiamo fare un accordo. Ogni volta. Quando ti siedi a quel tavolo non puoi pretendere, perché se lo fai anche l'altro pretende e non si porta a casa niente. Se non esistesse questo contratto con la Lega, in Parlamento ci sarebbe ancora un partito unico, quello a favore Di Radio radicale e della Tav». E' quanto ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, incontrando ieri a Cosenza a porte chiuse gli attivisti grillini calabresi, in un audio pubblicato oggi dal sito "lacnews24".

«In questo momento il partito unico non vede l'ora di far cadere il governo, perché a settembre si vota sul taglio dei parlamentari. Io però nel frattempo mi prendo i vaffanculo di chi dice che faccio gli accordi con Salvini. A me farebbe pure comodo far cadere il governo, perché nonostante la regola dei due mandati resterei comunque il capo politico, ma penso ai risultati da ottenere da qui a dicembre: taglio del cuneo fiscale, riduzione canore Rai, acqua pubblica, taglio dei parlamentari». Queste, ancora, le parole di Luigi Di Maio  a Cosenza: l'audio dell'intervento del capo politico 5 Stelle è stato pubblicato dalla testata LaCnews24.

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