Politica

UNA DONNA SUCCEDERA’ A SILVIO

“Tutte le donne del Presidente” titolava qualche giorno fa Repubblica, giocando sul fortunato film di Pakula del ’76. Secondo il quotidiano di Ezio Mauro fatta una rapida rassegna della stampa estera degli ultimi giorni e digitando Mr. Berlusconi su Google, ci sono più donne che politici. Trovare la legittimazione nel giornalismo estero è pratica consueta dei detrattori del Cavaliere, ma non è necessario andare così lontano. Il tema “Berlusconi e le donne” è sempre irresistibile per certe giornaliste- intellettuali- aspiranti politiche, e resta la chiave preferita (l’unica?) per mettere in piedi un dibattito sulla condizione femminile. Figuriamoci se ci si poteva far scappare un’occasione ghiotta come le ultime “rilevazioni” sulla vita privata del Presidente del Consiglio dal Bunga Bunga alla telefonata per far rilasciare Ruby, la 17enne marocchina trattenuta in caserma per furto…
Capita così di accendere la tv, di domenica sera in prima serata, e ritrovarti Luisella Costamagna (in apertura di “In Onda” su La7, condotto con Luca Telese) che, con la consueta grinta, introduce l’argomento della puntata, “Che fai Ruby?”, dichiarando di aver voluto dare un “taglio femminile” alla trasmissione.  A spiegare cosa c’entra la questione femminile (ormai, suona un po’ come “Piove. Governo ladro!”) con l’ennesima abitudine discussa del Presidente è stata chiamata l’immancabile Sofia Ventura (insieme a una banale Roberta Pinotti del Pd) che non vedeva l’ora di poter ribadire la sua lungimiranza: il problema della politica italiana – lei l’ha detto nel lontano 2008 – sono le Veline in politica e, quindi, Berlusconi che le ha introdotte! Nonostante la presenza di Daniela Santanchè – peraltro più efficace nel difendere il Premier che se stessa dalle accuse di incoerenza sull’atteggiamento di Berlusconi con le donne –   per riequilibrare la discussione, l’unico intervento sensato l’ha fatto un uomo, l’inviato di Libero Gianluigi Nuzzi che ha cominciato con un “Premesso che, a mio avviso, qui le donne non c’entrano nulla…”.
E aveva ragione da vendere se si pensa che mentre noi guardavamo increduli quattro galline starnazzanti impegnate a rincorrersi e beccarsi, dall’altro lato del Mondo, in Sudamerica, un’altra donna conquistava il potere: Dilma Roussef è, infatti, la prima donna alla guida del Brasile.
Non disperiamo, però. La vittoria della Roussef, se avesse ragione Patrizia D’Addario, potrebbe essere di buon auspicio per il nostro Paese. Secondo la escort, intervistata dal Guardian, “questo sistema funziona: a Berlusconi piacciono le donne e alle donne interessa lavorare in Tv e in politica. La combinazione è assolutamente vincente”. Se così fosse, il nostro Presidente potrebbe decidere di prendere esempio dal suo amico Lula e designare come suo erede proprio una donna! (dalla rubrica “Donne, Avanti!” pubblicata il 2 novembre sul quotidiano “Avanti!”)

 

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