Politica

Intanto in Inghilterra la fede è già in prima pagina

Benedetto XVI arriva in Inghilterra con il solito carico di polemiche a cui ormai siamo abituati. Anche stavolta se ne sono sentite di tutti i colori: dalla richiesta di arresto del Papa per la questione dei preti pedofili (avanzata dal classico gruppo di attivisti atei), alle fantomatiche teorie sull’omosessualità del cardinale Newman, fino alle polemiche per i costi della visita.
Anche stavolta però – ormai lo abbiamo imparato – il coro di voci dissonanti, più che delle difficoltà della visita, ci parla d’altro. Un risultato, infatti, Benedetto XVI nel Regno Unito lo ha già raggiunto. Basta dare una scorsa ai maggiori quotidiani e periodici inglesi dell’ultimo mese: tutto un pullulare di articoli, interviste, interventi e risposte, sui temi dei rapporti tra anglicani e cattolici, il valore dell’autorità del Papa, il senso della beatificazione del cardinale Newman e il ruolo della fede nella società moderna. In certi spazi si è parlato addirittura di coscienza e di dogma, di ragione e conversione (argomenti centrali negli insegnamenti del cardinale Newman così come in quelli di Papa Ratzinger).
Certo, non sono mancate voci dissonanti e critiche; ma quando mai su testate come il Times, il Telegraph, il Guardian e persino l’Economist i temi legati alla fede avrebbero trovato tanto spazio? Al di là della patina polemica, bisogna ammetterlo: ancor prima della sua visita nella secolarizzata Inghilterra, Benedetto XVI un primo sonoro colpo lo ha già assestato. È la nuova evangelizzazione dell’Occidente. Di sicuro ne vedremo i frutti.

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