Politica

Legittima difesa, via libera della Camera

Scritto da administrator

La Camera ha dato il primo via libera alla proposta di legge sulla legittima difesa tra le proteste delle opposizioni. La nuova normativa garantisce un quadro di tutela più ampio a chi, in preda a "un grave turbamento", reagirà alla presenza di intrusi che mettano a rischio l'incolumità propria e dei propri cari. La proposta di legge passa ora all'esame del Senato dove però i numeri della maggioranza sono traballanti a causa della defezione di Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista, indisponibile a votare un testo che apra alla "giustizia fai da te". Qualora la proposta di legge dovesse essere approvata in via definitiva dal Parlamento italiano, andrà a modificare gli articoli 52 e 59 del codice penale. Il primo riguarda proprio la legittima difesa mentre il secondo tratta le circostanze del reato.
Per quanto riguarda l'art. 52 c.p., vengono modificati i confini stessi della legittima difesa, specificando che si considera tale la reazione a un'aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte oppure all'introduzione con violenza, minaccia o inganno. In relazione alle modifiche all'rt. 59 c.p. il testo esclude la colpa di chi spara in conseguenza di un grave turbamento psichico, causato dall'aggressione stessa, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale propria e dei propri cari.
 Rimangono tuttavia inalterate le ulteriori previsioni normative che richiedono proporzionalità tra difesa e offesa nonché l'attualità del pericolo a fronte del quale si reagisce. La proposta di legge introduce inoltre una ulteriore novità, ossia l'assistenza legale a carico dello Stato nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa.

La maggioranza, con l'esclusione di Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista, si è ricompattata per il voto sulla legittima difesa ma è fallita la mediazione con il centrodestra tentata dal Pd dopo l'accordo con Alternativa PopolareUna eventuale apertura di Forza Italia è stata infatti stoppata alla vigilia del voto, il 2 maggio, dal leader Silvio Berlusconi."Purtroppo il Pd e le altre forze di maggioranza non hanno saputo – si legge in una nota – o voluto scrivere una legge che rispondesse davvero alle esigenze dei cittadini onesti, una legge in grado di tutelare le persone per bene, quando sono aggredite, quando vedono minacciata la propria incolumità, quella dei propri familiari, o i propri beni", afferma Berlusconi. In particolare le critiche da parte dei forzisti riguardano l'aumento della discrezionalità dei giudici che avranno ampi margini per apprezzare autonomamente la situazione concreta.  
Dall'altra parte il Carroccio ha sempre spinto per aprire sempre di più le maglie della legittima difesa. Per Salvini e i suoi, infatti, deve sempre essere riconosciuta a chi sorprende un ladro nella propria casa e nel proprio ufficio e andrebbe inoltre introdotta una presunzione di proporzionalità tra offesa e difesa in favore dell'aggredito. Per questo motivo nel momento dell'approvazione del testo alla Camera è stata dura la reazione della Lega con Matteo Salvini che è stato addirittura allontanato dalle tribune riservate al pubblico della Camera e accompagnato fuori, dopo che ha gridato "vergogna, vergogna". 

Per il Movimento Democratico e Progressista, invece, la legge non era necessaria perchè l'ordinamento italiano regolamentava già bene la materia."Siamo contrari ad una legge che incentiva la corsa all'autodifesa – spiega Arcangelo Sannicandro – Crediamo che si debba rispondere alla giusta esigenza di sicurezza dei cittadini con ben altri provvedimenti che investano di maggiori responsabilità lo Stato. In sintesi, sul territorio vogliamo piu' forze dell'ordine e meno cittadini armati".

 

 

Riguardo l'autore

administrator