Raddoppia il consumo regolare di pasta nel mondo. Tuttavia il merito non è esclusivamente italiano, quanto dell’affermarsi a livello globale del suo successo. Secondo i dati presentati dai pastai dell’Unione Italiana Food, in 10 anni il consumo di pasta è raddoppiato, passando da 9 milioni di tonnellate consumate a 15. Numeri altissimi in Italia, dove 9 italiani su 10, ovvero l’88%, la consumano regolarmente, con uno su tre (il 36%) che la porta in tavola tutti i giorni.
I pastai nazionali si danno appuntamento il 25 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della Pasta (il #WorldPastaDay come hashtag ufficiale presso Milano, alla kermesse internazionale “Al Dente”. L’inizio delle celebrazioni è in realtà fissato per il 18 ottobre, durante i quali diversi chef d’autore presenteranno nei ristoranti meneghini, ma non solo, piatti d’alta cucina e diverse qualità.
Aderiscono all’iniziativa 130 ristoranti in tutta Italia, ponendo al centro il tema #pasta2050, ovvero uno studio delle principali tendenze che si prevede caratterizzeranno il consumo di questo alimento nei prossimi 30 anni. Un’occasione per la nazione italiana di riaffermare il valore (culturale ed economico) del “made in Italy”, riaffermando la pastasciutta come piatto simbolo del paese e della stessa Dieta Mediterranea.
Tra gli chef Heinz Beck, i Fratelli Alajamo e Rosanna Marziale. Personaggi che testimoniano la qualità stessa e le virtù della pasta del nostro paese, un bene nazionale che risulta pari a 1 piatto su 4 consumati a livello mondiale, in grado di dare lavoro a 120 aziende e 7500 addetti, generando per l’Italia un valore di 5 miliardi di euro.
