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Russia, lacerato il quadro che ritrae Ivan il Terribile

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La tela “Ivan il Terribile e suo figlio Ivan il 16 novembre 1581” è stata danneggiata pochi giorni fa nella Galleria Tretyakov di Mosca, dove è conservata fin da quando il fondatore del museo la acquistò dall’autore, il pittore russo-ucraino Ilya Repin.

L’opera è stata dipinta a fine Ottocento e ritrae Ivan IV detto “il Terribile” che abbraccia suo figlio dopo averlo ucciso con un bastone. L’efferatezza del gesto compiuto dallo zar lascia spazio a un volto dallo sguardo sgomento e incredulo, che il pittore ha illuminato con una luce che ricorda i riflettori di un teatro.

La tela è stata sfregiata in tre punti, ma fortunatamente le parti considerate più preziose, come il volto e le mani del sovrano, oltre il viso di suo figlio, risulterebbero intatte. Il vandalo è un trentasettenne di Voronez, Russia centrale, che, una volta trovatosi solo in sala, ha rotto il cristallo che proteggeva il quadro con una barra di metallo, strappando la tela.

Le ragioni? Sarebbero, a detta dell’uomo, «storiche». Infatti, la vicenda dipinta sul quadro è stata più volte contestata dai sostenitori della monarchia e dai nazionalisti russi, poiché considerata una sorta di leggenda. Non a caso, l’opera era già stata presa di mira nel 1913, lacerata con un coltello e poi restaurata. 

E proprio l’anno scorso lo stesso Vladimir Putin è intervenuto sulla vicenda, sostenendo che la storia dietro al quadro fosse un’invenzione dell’Occidente atta a screditare il suo Paese. Nel 2016, intanto, era stato inaugurato a Oryol, città a sud di Mosca, il primo monumento dedicato allo zar sanguinario.

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