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Tutti possiamo essere i Rockfeller: basta qualche migliaio di dollari e partecipare all’asta di Christie’s

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La vendita all’asta della collezione d'arte e altri tesori di Peggy e David Rockefeller ha registrato un nuovo record mondiale:con 828 milioni di dollari, si attesta come la più costosa asta di oggetti appartenuti a un singolo proprietario. La somma da capogiro non rimarrà nelle tasche del filantropo newyorkese, ma sarà devoluta in beneficienza.

La collezione Rockfeller comprende circa 1600 opere e non solo. La potente famiglia ha infatti  messo a disposizione dei fortunati compratori, oltre a un nucleo d’opere d’arte di caratura museale, numerosi monili e pezzi d’avanguardia.

Il più importante tra i lavori esposti è un Picasso del periodo rosa, «Fillette à la corbeille fleurie», un olio su tela di 154,8×66,1 cm dipinto nel 1905, che Peggy e David Rockefeller acquistarono da Gertrude Stein, dopo che Ernest Hemingway aveva descritto l’opera all’interno del romanzo «Festa mobile». La tela, raffigurante una fanciulla con un cesto di fiori, è stata acquistata a una cifra di 115 milioni di dollari. Anche la celeberrima opera «Nymphéas en fleur» di Claude Monet, un olio su tela del 1914-17 circa, appartenente alla serie delle ninfee dipinte tra il 1914 e il 1917 nel giardino a Giverny, è stata battuta per 84 milioni di dollari.

La notissima casa d’aste Christie’s si è occupata dell’esposizione, strutturando l’asta su più serate, con un’anteprima il primo maggio e con la vendita vera e propria il 9, 10 e 11 maggio.  Era inevitabile che di fronte ad una raccolta di così alto prestigio si scatenasse l’interesse del collezionismo internazionale e il risultato non poteva che essere da record. 

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