Plaisir de vivre

Pisco: il distillato peruviano arriva sulle nostre tavole

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Come ogni anno, anche quest’anno il Vinitaly di Verona si fa luogo utile a scoprire le novità che arrivano dall’estero sui nostri mercati. Il trend del consumo di alcolici stranieri in Italia è negli ultimi anni in costante ascesa, dunque le novità si fanno sempre più golose. 

Quest’anno è la volta del Perù, che ha visto negli ultimi tempi investimenti combinati da parte del governo e delle cantine migliori del paese, tanto da arrivare ad essere presente al Vinitaly con un proprio stand. Protagonista indiscusso dell’area sudamericana è ovviamente il Pisco, il liquore latino più famoso. Il Pisco è un’acquavite ottenuta dalla distillazione del mosto d’uva fermentato ed è stato recentemente dichiarato patrimonio culturale del Perù. Viene prodotto seguendo metodi tradizionali e criteri molto esigenti: sono richiesti requisiti organolettici molto particolari e per la produzione si utilizzano solo alcune varietà di uva denominata Pisquera, provenienti dalle valli intorno a Lima e dalla costa sud, nelle regioni di Ica, Arequipa, Moquegua e Tacna. 

Il Pisco è ormai diventato un prodotto d’eccellenza nell’offerta peruviana, dove insiste da oltre quattrocento anni. Il suo nome deriva da quello di una città portuale che si trova 200 chilometri a sud di Lima. Viene considerato un distillato unico al mondo per via della sua purezza e della sua fragranza. Gli esperti consigliano la consumazione del Pisco puro, ma viene utilizzato anche in mix con altre bevande. Così mentre negli Stati Uniti d’America il Pisco cresce a doppia cifra da ormai sette anni, in Italia si fa strada accompagnato dalle nuove tendenze latinoamericane che stanno coinvolgendo sempre di più i nostri concittadini: fra i locali caratteristici e i ristoranti etnici, insieme alle hit delle nostre estati, si incastona il Pisco, con una qualità di gran lunga superiore al resto. 

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