Giustizia Quotidiana

“Rapina di ovuli”, condanna in secondo grado al ginecologo

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La Corte d’Appello ha condannato a 7 anni e 10 mesi in secondo grado Severino Antinori, il ginecologo imputato a Milano per una “rapina” di ovuli ad una infermiera spagnola presso la clinica Matris nel 2016, assieme al coimputato Gianni Carabetta, condannato a due anni e sei mesi. La Corte, inoltre, ha accolto l’istanza di patteggiamento della segretaria del medico, Bruna Balduzzi e dell’anestesista, Antonio Marcianò, condannati a due anni ma con pena sospesa.

L’aumento di pena di 8 mesi (rispetto alla condanna in primo grado a 7 anni e 2 mesi e alla richiesta dei pg di aumentarla a 9 anni) corrisponde al riconoscimento da parte della Corte del reato di rapina del cellulare dell’infermiera. Inoltre, Antinori, in caso di conferma definitiva, verrà interdetto dalla professione medica per 5 anni e a una multa di 3.900 euro. Immediatamente esecutivo invece un risarcimento provvisionale di 25 mila euro per la donna costituitasi parte civile.

Parallelamente, presso un altro filone su un traffico di gameti, il giudice Alfonsa Ferraro ha condannato due imputati a otto mesi di reclusione in primo grado. Gabriele Maria Vitiello, difensore del medico assieme al collega Tommaso Pietrocarlo e a Carlo Taormina, ha spiegato dopo il verdetto: "Siamo convinti dell'assoluta innocenza di Antinori, attendiamo le motivazioni per ricorrere in Cassazione. Cassazione che, fra l'altro, si è già pronunciata sugli stessi fatti.

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