Giustizia Quotidiana

234 parchi giochi inclusivi, il Garante richiede più sforzi per i minori disabili

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Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza richiede una legge che renda effettivo il diritto al gioco e allo sport per tutti i minori, compresi quelli con disabilità. Filomena Albano, la quale ricopre l’incarico, ha evidenziato infatti come in Italia siano soltanto 234 i parchi giochi inclusivi, ubicati specialmente al Nord e comunque sovente inagibili per bambini con disabilità intellettiva o disturbi d’autismo. Manca insomma una legge per il diritto al gioco-sport per i minori con disabilità, per la cui attuazione si rendono necessarie risorse economiche adeguate per realizzare ludoteche, giochi di quartiere e ludobus prive di barriere.

Il documento di studio è stato presentato ieri al convegno “Il diritto al gioco e allo sport dei ragazzi con disabilità”, con la partecipazione della Consulta delle associazioni e organizzazioni, dell’Autorità garante e l’Istituto degli Innocenti.

Lo studio ha coinvolto 238 persone, studenti delle scuole e delle famiglie con figli disabili, realizzando 18 interviste a ragazzi con disabilità a Milano e Palermo. Con la collaborazione dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) è stato inoltre elaborato un questionario a cui hanno risposto 173 comuni selezionati.

«Non esiste in Italia – ha spiegato la Garante – un'attività di rilevazione su come, quando e con chi, i ragazzi con disabilità giocano e praticano attività sportive. Non si sa nemmeno con chi giocano: se con ragazzi con disabilità a loro volta o se il gruppo di propri pari. I ragazzi a sviluppo tipico ci hanno confidato di non ricordare di avere giocato con ragazzi con disabilità: sono tra il timoroso e il protettivo e chiedono la mediazione di un adulto quando giocano. Mentre i ragazzi con disabilità ci hanno confidato che la loro aspirazione sarebbe quella di giocare con i pari, purtroppo spesso le famiglie vengono lasciate sole nell'individuazione dei giochi e degli sport».

La speranza, oltre all’aumento di strutture dedicate e liberamente accessibili, è che si possa realizzare al più presto una struttura operativa, ad esempio un’app con la mappatura dei parchi giochi inclusivi, indicando i punti più vicini a casa o quando si viaggia in un altro comune.

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