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Caso Diciotti, Conte: «Nessuna ripercussione sulla tenuta del governo»

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La Giunta per le immunità deciderà sul caso Diciotti entro il 23 febbraio. Lo ha detto il presidente della Giunta nonché relatore sul procedimento, Maurizio Gasparri (FI), al termine della prima riunione della Giunta tenutasi oggi. Già la prossima settimana sarà acquisita la posizione del vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che potrà chiedere di essere ascoltato o presentare una memoria.

La posizione del M5S Sull'autorizzazione a procedere per Salvini  è stata espressa da Carlo Sibilia durante il suo intervento a Circo Massimo, su Radio Capital. Sibilia ha confermato che «Va fatta una riflessione tecnica all'interno della Giunta, ma se il caso andrà in aula, noi voteremo assolutamente sì». «Il M5S non ha mai negato il processo a un politico» ha continuato Sibilia, sottolineando che sul voto il Movimento sarà compatto: «Su queste questioni non c'è libertà di coscienza, ci sarà una decisione unitaria». E tutto senza passare per la rete: «Vedo improbabile un referendum online». Sulla gestione della Diciotti, ricorda Sibilia, «ci fu un'azione corale del governo». Governo che, comunque vada la votazione, non è a rischio: «Non credo che verrà messa in discussione la tenuta dell'esecutivo», conferma il sottosegretario, «E penso che sia la stessa posizione dei leghisti». Sibilia, però, ha affermato di vedere «cose strane a livello di giustizia": «Le procure di Catania e Palermo hanno archiviato il caso, così come il Tribunale dei ministri di Catania. Ci sono delle situazioni che lasciano dei dubbi», spiegando ancora: «Non mi permetterei mai di dire che è una manovra politica della magistratura, ma vedendola con gli occhi del cittadino mi sembra complicato capire, visto che due procure e un tribunale dei ministri hanno già archiviato». 

Da parte sua il premier Giuseppe Conte, dopo l’incontro con il sindaco Sala a Palazzo Marino a Milano, ha dichiarato: «Non temo nessuna ripercussione sulla tenuta del governo. Questo è un accordo che nasce da un contratto di governo, c'è piena concordia tra le parti, non c'è nessuna divergenza».

E ha continuato affermando: «Io ritengo che si debba sempre privilegiare. Trasparenza significa analizzare il quesito giuridico che viene sottoposto e rispondere a quel quesito giuridico. E risponderanno i senatori in piena trasparenza».

La Lega intanto ha organizzato per il weekend una raccolta firme in segno di "solidarietà" a Matteo Salvini, accusato di sequestro aggravato per il caso dei 177 migranti della nave Diciotti. 'Sostieni il capitano. Sabato e domenica in tutte le piazze vieni a firmare la petizione', si legge nel volantino. Il pamphlet, sotto l'hashtag 'Salvini non mollare', riproduce un format di "raccolta firme" in cui è scritto: «I sottoscritti intendono esprimere la propria solidarietà e il proprio sostegno alle politiche del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che rischia da 3 a 15 anni di carcere per aver fatto il proprio dovere difendendo i confini italiani».

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