Giustizia Quotidiana

Violante: le decisioni dei giudici hanno conseguenze economiche

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Scritto da vocealta

luciano-violanteL’intervento di Giovanni Legnini “è eccellente e fatto benissimo”. Luciano Violante, apprezza le osservazioni del vicepresidente del Csm, che dalle pagine del Corriere della Sera – citando come riferimento le sentenze sull’Ilva e sulla Fincantieri – esprime in modo argomentato le sue valutazioni sulle conseguenze delle decisioni della magistratura.

Legnini, osserva l’ex presidente della Camera parlando all’Adnkronos, “tocca in modo responsabile e competente il tema molto attuale delle conseguenze delle decisioni dei giudici”, un tema, ricorda ancora Violante, che “non riguarda solo la magistratura ordinaria, ma anche, ad esempio, le sentenze della Corte Costituzionale”.

“Una volta che le magistrature hanno acquisito una funzione di intervento assai profondo nella vita economica e sociale del Paese -aggiunge Violante – è inevitabile interrogarsi anche sulla valutazione delle conseguenze economiche e sociali delle decisioni assunte. Naturalmente queste valutazioni devono compiersi nell’esercizio dei poteri discrezionali riconosciuti dalla legge”.

L’analisi di questa tematica, interpella, secondo il vicepresidente del Csm, in modo diretto i compiti e le responsabilità del Parlamento in termini di produzione legislativa la cui “qualità e tempestività”, come scrive Legnini, “sono andate declinando e occorre porvi rimedio se si vuole assicurare certezza del diritto e tutela dei diritti costituzionali dei cittadini”.

“In alcuni casi – è l’opinione di Violante – l’incertezza delle leggi favorisce l’incertezza dell’applicazione giurisprudenziale. Per queste ragioni è bene che la legislazione, in base alle sue responsabilità, tenga conto delle conseguenze istituzionali e sociali ed economiche di leggi mal scritte incerte o contraddittorie. Non si può avere una buona giurisdizione – conclude Violante – con una cattiva legislazione”.

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