Giustizia Quotidiana

Csm/ Domani nomina del Pg di Caltanissetta, consiglieri divisi

CSMDomani il plenum del Csm nominerà il nuovo procuratore generale di Caltanissetta. Una scelta che divide i consiglieri di Palazzo dei marescialli, tant’ e’ che l’ assemblea dovrà scegliere tra due proposte alternative della Commissione per gli incarichi direttivi: una a favore della nomina di Roberto Saieva, ora procuratore di Sassari e in passato sostituto proprio alla Procura generale di Caltanissetta, e l’ altra che chiede di scegliere invece Santi Consolo, procuratore generale a Catanzaro, con alle spalle una lunga carriera in Sicilia.

I due concorrenti in Commissione hanno ottenuto 2 voti ciascuno: Saieva, quelli di Guido Calvi (Pd) e di Roberto Rossi (Area, il raggruppamento delle correnti di sinistra delle toghe); Consolo, quelli di Filiberto Palumbo (Forza Italia) e di Alessandro Pepe (Magistratura Indipendente, la corrente piu’ moderata delle toghe). Decisivi potrebbero essere i consiglieri di Unicost, il gruppo di centro dei magistrati, che in Commissione ha scelto la strada dell’ astensione. La partita si era annunciata complicata sin dall’ inizio, con la discesa in campo di tanti concorrenti di peso, come il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari e il cognato di Giovanni Falcone, Alfredo Morvillo, che in seguito ci hanno ripensato revocando la loro domanda.

Tra i candidati, anche Maria Teresa Principato, l’ aggiunto di Palermo che sta dando la caccia a Matteo Messina Denaro e che è al centro di un progetto di attentato, secondo la rivelazione di un confidente. Prima giudice, poi pm ad Agrigento, Saieva è stato anche al ministero della Giustizia, dove si è occupato di cooperazione giudiziaria internazionale, e alla procura nazionale antimafia: sia alla Dna sia quando ha lavorato alla procura generale di Caltanissetta si è occupato del processo per la strage di via D’ Amelio, nella quale persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. Consolo, che e’ stato anche vice capo del Dap, a Palermo è stato giudice e pm alla procura generale, dove ha seguito tra gli altri il dibattimento “maxi uno” nei confronti della cupola di Cosa nostra dopo l’annullamento con rinvio dei processi per gli omicidi Dalla Chiesa, Boris Giuliano e Paolo Giaccone.

 

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