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Giustizia/ I Civilisti aderiscono allo sciopero dell’avvocatura

sciopero avvocati civilisti
Scritto da vocealta

sciopero avvocati civilistiL’Unione Nazionale delle Camere Civili aderisce allo sciopero proclamato dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura da oggi al 16 luglio. Lo ha deciso la Giunta Esecutiva dell’Uncc in una delibera del 6 luglio scorso, dove sottolinea che è «inaccettabile per l’Avvocatura, dopo aver incontrato il Ministro Cancellieri alla fine di maggio e aver offerto la più ampia collaborazione subire passivamente il decreto legge ‘del fare’».

Un provvedimento adottato «senza ascoltare le rappresentanze istituzionali ed associative dell’Avvocatura», ricordano i civilisti, e che «dimostra che in realtà il Governo non riconosce affatto la fondamentale funzione svolta dagli avvocati nell’amministrazione della Giustizia». «Si può forse pensare, ad esempio – si chiedono i civilisti -, che concentrare tutte le cause con le società estere a Milano, Roma e Napoli, senza preoccuparsi di dotare questi Tribunali, già intasati, di mezzi adeguati possa essere utile a qualcuno?». E «come si può pensare che reintrodurre la mediazione obbligatoria, assicuri realmente la soddisfazione dei diritti dei cittadini o piuttosto non provochi ulteriori lungaggini e inutili spese?».

E «si può forse seriamente credere che ingaggiare 400 giudici ‘cottimisti’, a pochi euro a sentenza, possa servire a risolvere l’enorme arretrato nelle Corti di Appello, riportando in tal modo la durata dei processi civili entro termini ragionevoli?». L’Uncc confida quindi che il Parlamento, alla cui Commissione giustizia della Camera ha consegnato, giovedì 4 luglio in sede di audizione un documento, «voglia stralciare questi improvvidi provvedimenti, in sede di conversione del decreto legge», e che il ministro «riconosca, con senso di correttezza istituzionale, l’erroneità dei propri comportamenti e si possa iniziare un percorso di leale collaborazione».

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