Giustizia Quotidiana

Ferrara: Csm e Quirinale intervengano su Ingroia

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Scritto da vocealta

ingroia“Ora basta. Se nessuno tra coloro che hanno autorità per farlo si muovesse, se il ministro Alfano, il vicepresidente del Csm Vietti, il capo dello Stato, non sentissero il dovere civile di accertare che cosa è accaduto, sotto il travestimento ridicolo dell’obbligatorietà dell’azione penale, se nulla di serio e di liberale e di garantista dovesse accadere nei prossi­mi giorni, l’anarchia già in fase avanzata in cui vive questo Paese straziato da un ventennio di uso politico della giustizia diverrebbe un’esondazione di colpe in­crociate, il fomite di una generale dele­gittimazione. E chi ama la Repubblica non può stare a guardare senza fare nul­la”. Lo scrive in merito all’arresto di Massimo Ciancimino Giuliano Ferrara in un editoriale di prima pagina sul ‘Giornale’.

“Il dottor Ingroia – scrive Ferarra sotto il titolo ‘I complici del grande imbroglio’ – è arrivato alla delicatezza lettera­ria di scrivere la prefazione al libro di ca­lunnie del figlio di don Vito. Se una peri­zia non a­vesse svelato il carattere truffal­dino di questa testimonianza, chissà do­ve sarebbe arrivato il terzetto Ciancimi­no- Ingroia-Santoro”.

“Quando un magistrato avalla una cospirazione ca­lunniosa contro i capi del governo, i par­lamentari, i generali dei carabinieri, i ca­pi dei servizi segreti, i vicepresidenti del Csm, che cosa si deve fare? Starsene a braccia conserte? Godersi lo spettacolo voluttuoso della calunnia di Stato e aspettare che chi l’ha consentita faccia giustizia? Che cosa aspettiamo – conclude il ‘Giornale’ – a tirare fuori l’articolo 289 del codice penale, ‘at­tentato a organi costituzionali’, che pu­nisce con dieci anni di galera chi cospira contro lo Stato?”

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