Giustizia Quotidiana

Assegnazione delle sedi per i Mot, il commento di Magistratura indipendente

cosimo_fatto_bene
Scritto da vocealta

cosimo_fatto_beneCarissimi,come già sapete è stata approvata dal plenum del CSM (con 13 voti favorevoli, 6 contrari ed 1 astenuto) la delibera riguardante l’individuazione delle sedi per i MOT. Durante la seduta Plenaria, Magistratura Indipendente ha ritenuto opportuno votare la proposta già presentata e votata all’unanimità in Terza Commissione. Nei giorni successivi alla votazione è intervenuta una nota del Quirinale con la quale si poneva la necessità di coordinare la scelta delle sedi con i princìpi direttivi indicati nella legge delega sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie. A nostro parere però la proposta presentata in plenum dal Presidente di 3 Commissione (e membro di UNICOST) è andata oltre quanto richiesto dal Quirinale, ha stravolto l’originario elaborato creando disparità effettive e non giustificabili con criteri oggettivi.

La soluzione é stata approvata a maggioranza, con il voto favorevole dei membri laici e dei capi della corte, intenzionati ovviamente ad accogliere i suggerimenti del Capo dello Stato e attenti anche alle esigenze di particolare urgenza della delibera , ma per la prima volta nella storia del Consiglio, ed è questo il dato che crea sconcerto e preoccupa, con solo sei voti degli esponenti togati elettivi (tutti membri di Unicost).

La delibera ha evidentemente causato una forte spaccatura del fronte dei togati la maggior parte dei quali ha rifiutato di approvare un testo ingiusto e dalle chiare logiche correntiste e finalita’ elettorali.Destano perplessità, infatti, i criteri scelti per la ripartizione dei posti tra le sedi, basti pensare che in alcuni uffici giudiziari, soggetti in astratto ad essere soppressi non essendo capoluogo di provincia, sono stati assegnati i posti mentre in altri capoluoghi di provincia come Enna non è stato assegnato alcun posto. Per non parlare delle scelte adottate dalla delibera poi approvata di non coprire maggiormente posti come Rovigo e Nuoro ai quali sono stati assegnati un solo posto, a fronte dei quattro previsti nella proposta originaria cosi’ come ad altri tribunali di frontiera (pensiamo al Piemonte ), soggetti da sempre ad alto tasso di avvicendamento e in genere coperti solo con destinazione dei mot, che, questa volta, sono stati sottovalutati e penalizzati .

Con questa delibera (non votata da Magistratura Indipendente e da Area), è stato disatteso il vero spirito della nota del Quirinale, sono stati penalizzati anche i magistrati in servizio con maggiore anzianità ai quali è stato precluso l’accesso alle sedi nei grandi uffici, assegnate invece ai MOT. Riteniamo, inoltre, che quanto e’accaduto sia controproducente anche per la formazione lavorativa dei giovani magistrati, oggi ricchi di nozioni teoriche ma con la necessita’ di “farsi le ossa”. La formazione dei giovani magistrati è un punto fondamentale ed è argomento di assoluto rilievo per la vita professionale, al quale tutti dobbiamo prestare la massima attenzione.

Riteniamo fosse stato più corretto aprire una discussione in merito per trovare un punto di equilibrio, una maggiore condivisione e un consenso il più ampio possibile, in un momento, peraltro, in cui la mobilità è frenata dalle enormi scoperture di organico. Queste ragioni hanno spinto Magistratura Indipendente a votare la proposta precedente, non condividendo le modifiche i criteri adottati e lo logiche sottese alla proposta del Presidente della Terza Commissione che, come si è visto, a molti è apparsa davvero incomprensibile se non strumentale. In conclusione esprimiamo tutta il nostro appoggio e apprezzamento per la posizione assunta dai componenti di MI in seno al Consiglio, condividendo e sottoscrivendo lo spirito del comunicato da loro trasmesso nei giorni scorsi.

* Segretario generale e presidente di Magistratura indipendente

Riguardo l'autore

vocealta