Giustizia Quotidiana

Referendum: Magistratura Indipendente, Anm non si schieri

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ROMA, 19 MAG – L’Associazione nazionale magistrati non si schieri nella campagna sul referendum costituzionale. La richiesta viene da Magistratura Indipendente, alla vigilia della riunione del “parlamentino” del sindacato delle toghe, che ha all’ordine del giorno proprio la posizione da tenere sul referendum di ottobre. Nel manifestare la propria “assoluta contrarietà a prese di posizione dell’ANM su tale materia, che, peraltro, non rientra nel programma della Giunta unitaria da poco formata”, il gruppo spiega di aver gia’ scelto di non schierarsi “in sintonia con i propri valori di riferimento” e “fermo l’indiscusso diritto di ciascun magistrato di esprimere la sua opinione sul referendum costituzionale, offrendo, se ritiene, anche contributi scientifici al dibattito generale”. “Le polemiche sorte a seguito della nota intervista, che sarebbe stata concessa dal consigliere Piergiorgio Morosini a una giornalista del Foglio, rischiano, suo e nostro malgrado, di mettere in discussione il modo di interpretare il ruolo di magistrato e di involgere la imparzialità della funzione giudiziaria”, avvertono i vertici della corrente. E’ “inopportuna ogni scelta di schieramento da parte di gruppi associati di magistrati”; perché “e’ concreto il rischio, in relazione anche al significato politico-governativo assunto impropriamente dal prossimo referendum costituzionale, di determinare possibili confusioni nell’opinione pubblica, che, a questo punto, potrebbe ritenere che la debita discrezionalità giudiziaria, sulla quale i cittadini devono poter fare affidamento, sia contaminata da una qualche declinazione politica”. Quanto alle dichiarazioni attribuite al consigliere Morosini, MI ritiene che “se vere, debbano essere oggetto di un pubblico e trasparente dibattito all’interno della Magistratura e dell’organo di governo autonomo. Appare anche necessario procedere, come gia’ fatto in passato in casi analoghi, ai doverosi accertamenti da parte degli organi competenti per verificare quanto realmente avvenuto e per compiere le necessarie valutazioni”.

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