“Il coraggio dei cittadini, la forza delle istituzioni: avanti tutta nella battaglia per la legalità contro le mafie. #bagheria”. Lo scrive su Twitter il ministro della Giustizia Andrea Orlando commentando la rivolta contro il pizzo di Cosa Nostra di trentasei imprenditori.
L’inchiesta palermitana che ha portato a 22 arresti a Bagheria ha avuto impulso dalle denunce di molti imprenditori taglieggiati che dopo anni di giogo hanno deciso di ribellarsi.
I carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito 22 provvedimenti cautelari nei confronti di capi e gregari del mandamento mafioso di Bagheria, accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona e danneggiamento a seguito di incendio. Le indagini hanno evidenziato la soffocante pressione estorsiva esercitata dai boss che, dal 2003 al 2013, si sono succeduti ai vertici del clan. Cinquanta le estorsioni scoperte.