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GIUSTIZIA. GATTA (CONSIGLIERE CARTABIA): OBIETTIVO RIFORMA TAGLIO TEMPI PROCESSI

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«La riduzione della durata dei processi è l'obiettivo principale della riforma della giustizia. L'impegno assunto dal Governo con la Commissione europea è di ridurre nei prossimi cinque anni del 40 per cento i tempi del processo civile e del 25 per cento quelli del processo penale, nei tre gradi di giudizio. Una sfida epocale». Lo scrive sul 'Sole 24 ore' il professore Gian Luigi Gatta, ordinario di diritto penale all'Università degli Studi di Milano e consigliere della ministra della Giustizia, Marta Cartabia, sul tema della riforma del processo penale. La riforma, sottolinea Gatta, «deve mirare a raggiungere un obiettivo concreto di attuazione del Pnrr e, insieme, lo scopo ancor più nobile di innalzare i livelli di tutela di diritti e garanzie fondamentali del processo e del sistema penale, in armonia con la nostra Costituzione e con la Cedu».

Il consigliere della ministra aggiunge che si tratta di «una sfida non più rinviabile e la risposta è nei dati. Secondo la Commissione del Consiglio d'Europa per l'efficienza della giustizia il giudizio penale di primo grado ha una durata media di tre volte superiore a quella europea; il giudizio penale di appello, addirittura, dura in Italia otto volte la media europea. La durata del processo è un indicatore rilevante per l'economia: la capacità di attrarre investimenti dipende anche fa una giustizia efficiente e da un sistema a elevati tassi di legalità, ancor più in un frangente in cui vi è una rilevante immissione di denaro pubblico nel tessuto economico-sociale». Gatta osserva: «Nell'interesse del Paese è necessario trovare una unità su un terreno politicamente divisivo come quello della riforma penale. E' una sfida nella sfida. E non può essere persa».

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