Economia

Auto: UNRAE, il mercato soffre, ora subito un governo

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Il mercato automobilistico ad agosto chiude con -3,1% per via anche di un giorno lavorativo in meno, uno scenario di crisi politico-istituzionale e un contesto macroeconomico di stagnazione. Lo sottolinea l'Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere, che per bocca del presidente Michele Crisci «in uno scenario già difficile auspica che al più presto possa essere pienamente operativo un nuovo Governo, e che questo voglia mettere finalmente e seriamente nella sua agenda il rilancio del settore automotive, uno dei comparti cardine della nostra economia, che ormai da troppo tempo sta soffrendo una crisi ben più grave di quella dell'economia in generale».

«E' assolutamente necessario che le esigenze di finanza pubblica, pur imprescindibili, non vedano ancora una volta l'auto nel mirino del fisco, con misure punitive che puntano a fare cassa con accise, bolli, tasse e imposte varie, colpendo consumatori e imprese al tempo stesso. Parimenti, è sempre più urgente l'esigenza di una strategia di lungo periodo, mirante al rinnovo dell'attuale parco circolante tra i più vetusti d'Europa, un problema serissimo e non più rinviabile, tanto sotto il profilo ambientale che sotto quello della sicurezza».

«L'Unrae – conclude Crisci – si augura che il nuovo esecutivo sia in grado di mettere in campo azioni efficaci, incisive e tempestive per lo sviluppo del mercato e con esso dell'economia italiana e resta come sempre a disposizione delle Istituzioni per dare il proprio contributo nell'ottica di una mobilità sempre più innovativa e sostenibile da un punto di vista economico, sociale ed ambientale».

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