Economia

Previsioni economiche in calo, ma aumentano gli investimenti grazie alle banche centrali

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Nonostante il rallentamento generale dell’economia, le Borse continuano a registrare aumenti. Secondo i dati infatti quasi tutte le azioni, i bond, i livelli dei mercato emergenti e i quantitativi di materie primi stanno crescendo, in netto contrasto con quanto visto nella seconda metà del 2018 quando accadde esattamente l’opposto.

Tuttavia le prospettive dell’economia mondiale registrano netti peggioramenti, come si evince ad esempio dalle ultime rilevazioni sull’andamento del Pil in Cina che, nel secondo trimestre di quest’anno, ha fatto registrare il peggior tasso di crescita degli ultimi 27 anni.

Secondo gli esperti il paradosso è dovuto alle mutate condizioni del panorama economico mondiale, nella fattispecie dai segnali provenienti dalla Fed e dalla Bce. La Federal Reserve statunitense infatti ha comunicato la propria intenzione di tagliare i tassi invece che alzarli, mentre alla Banca centrale europea con l’arrivo di Christine Lagarde al posto di Mario Draghi ha annullato i timori che l’elezione di Jens Weidmann avrebbe potuto scaturire negli investitori. Le affermazioni e le aspettative provenienti dalle due banche centrali prefigurerebbero una politica monetaria espansiva, nonostante il dato macroeconomico negativo, alimentando le speranze degli investitori.

Secondo i sondaggi tra i gestori condotto da Bank of America Merrill Lynch il 22% degli intervistati ha indicato nel rischio impotenza delle banche centrali come uno dei fattori a cui prestare maggior attenzione in questa fase, subito dopo alla guerra commerciale scatenatasi tra Stati Uniti e Repubblica Popolare di Cina. La proiezione preoccupa gli economisti che si chiedono se la scommessa sulla politica monetaria riuscirà a compensare la zavorra di una congiuntura globale in chiaro peggioramento. In caso di una recessione a livello globale (ipotesi per il momento fuori dai radar) i mercati non potranno continuare a far finta di niente, tuttavia è pur vero che innanzi a nuove misuro di stimolo da parte delle banche centrali per contrastare eventuali frenate, gli investitori non potranno farsi trovare impreparati.

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