Economia

Evasioni Irpef autonomi, azione mirata di Fisco e Guardia di Finanza

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L’evasione dell’Irpef tocca livelli record. Secondo i dati raccolti dalla Guardia di Finanza, sono numerosi i professionisti e gli artisti che nei periodi di imposta 2014-2017 hanno omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi pur avendo intascato, nelle stesse annualità, compensi per prestazioni da lavoro autonomo superiori ai 50mila euro che dovrebbero subire una ritenuta d’acconto Irpef da indicare e comunicare al Fisco. La differenza tra imposte effettivamente versate e le imposte realmente dovute (denominato tax gap dell’Irpef) segnalerebbe che su 97,6 miliardi di imposte evase un terzo riguarda l’Irpef dei lavoratori autonomi.

I lavoratori coinvolti comprendono professionisti e artisti che operano al di fuori dell’attività di impresa e di lavoro dipendente con contratti e prestazioni di opera intellettuale dietro pagamento.

La lotta al sommerso ha portato la Guardia di finanza e l’agenzia delle Entrate a concentrare l’attenzione su duemila casi. Le Fiamme Gialle hanno cominciato un’opera di analisi tramite la propria banca dati sorvegliando tutti i dati reddituali e patrimoniali contenuti nelle dichiarazioni dei soggetti sottoposti a monitoraggio, allargando la ricerca ad altre aziende elettroniche di monitoraggio e chiedendo alla direzione centrale dell’Inps di controllare da una parte se i soggetti a rischio avevano alle proprie dipendenze personale e dall’altra parte, l’esistenza di dichiarazioni sostitutive uniche presentate per ottenere l’Isee negli stessi anni d’imposta in cui questi soggetti monitorati non hanno presentato la dichiarazione dei redditi.

Dalla massa di numeri raccolti è stato elaborato uno specifico indice di rischio a cui è stato assegnato un valore massimo fino a 100, ovvero punteggio massimo che indicherebbe la certezza dell’evasione. I valori utilizzati per valutare numericamente il livello di evasione sono tre differenti tipologie di rischio, ovvero riciclaggio, fiscale e criminalità organizzata. La Guardia di finanza ha messo in funzione anche il servizio di investigazione sulla criminalità organizzata e il valutario delle posizioni di rischio mirate, strumenti utili ad investigare gli aspetti esterni al solo parametro fiscale.

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