Economia

Pil: -0,2% quarto trimestre 2018, è recessione tecnica

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Secondo l'Istat, nel quarto trimestre del 2018 il Pil è sceso dello 0,2% sul trimestre precedente e salito dello 0,1% su base annua, il dato peggiore registrato dall’Istituto di Statistica da 5 anni a oggi. Per trovare un analogo dato negativo nelle serie dell'Istat, bisogna infatti risalire al quarto trimestre del 2013. Anche in quell'occasione l'istituto rilevò una contrazione dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. 

Il dato Istat sul Pil, che certifica l'ingresso dell'Italia in una fase di recessione tecnica, ha provocato un aumento delle vendite in piazza Affari. L'indice Ftse Mib cede lo 0,57%, soprattutto per effetto dei ribassi dei titoli bancari, che fanno le spese dell'incertezza economica, soprattutto per gli effetti che questa può avere sui crediti inesigibili.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi resta contento a 241 punti, contro i 240 punti dell'apertura e i 242 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale scende al 2,588%. Il mercato sui titoli di Stato non risente, a differenza di quello azionario, dei dati negativi sull'entrata in recessione tecnica dell'Italia nel quarto trimestre. Il mercato obbligazionario infatti, al momento, più che all'andamento dell'economia, guarda all'offerta di titoli di Stato che sta andando bene, come dimostra l'asta dei Btp di ieri, che ha registrato una domanda consistente e rendimenti in calo. 

«Bisogna reagire quanto prima, in modo da compensare» il rallentamento dell'economia globale e dell'Italia, cominciando ad aprire «immediatamente» i cantieri, su cui ci sono risorse già stanziate, compresa la Tav». Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha commentato i dati che certificano la  recessione del Paese. «Noi abbiamo adesso il problema del rallentamento, a gennaio avremo un rallentamento ancora superiore rispetto al trimestre scorso», ha aggiunto.

«I dati Istat sul Pil testimoniano una cosa fondamentale: chi stava al governo prima di noi ci ha mentito, non ci ha mai portato fuori dalla crisi». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza stampa

 Le opposizioni intanto chiedono che il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, riferisca quanto prima in Parlamento sui dati diffusi dall'Istat e relativi al Pil. «Il ministro Di Maio, in conferenza stampa, sta dicendo che nei mesi scorsi l'Istituto di Statistica ha falsificato i dati. Siamo stanchi delle sue buffonate, venga subito in Aula», è la richiesta avanzata in Aula alla Camera da Daniele Marattin del Pd. Anche Forza Italia, con Renato Brunetta, ha chiesto che il governo, precisamente nella persona del premier Giuseppe Conte, «riferisca subito in Aula e spieghi le sue capacità divinatorie, visto che ieri ha anticipato dati sul Pil che erano segreti fino alle 11 di oggi». Walter Rizzetto di FdI, nel chiedere che Di Maio «riferisca subito in Aula sulla recessione» ha affermato: «l'unico che ha bisogno di un navigator è proprio il ministro Di Maio». 

 

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