Economia

Huawei: Meng Wanzhou in tribunale, prossima udienza 6 marzo

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Meng Wanzhou, capo della finanza di Huawei, ha fatto la sua prima apparizione pubblica in tribunale a Vancouver, all'indomani della formalizzazione delle accuse penali a suo carico e della compagnia da parte del Dipartimento di Giustizia Usa, insieme alla richiesta di estradizione. La manager, 46 anni, e il suo team di legali hanno richiesto il cambio di uno dei "garanti" indicati per il via libera alla scarcerazione su cauzione dopo l'arresto del primo dicembre, nel corso di un'udienza tenuta martedì mattina. Il giudice ha provveduto anche ad aggiornare dal 6 febbraio al 6 marzo la seduta per la determinazione del futuro calendario degli eventi dato che, dopo la manovra degli Usa, il ministero della Giustizia canadese dovrà entro il primo marzo decidere se accettare o meno la richiesta di estradzione.

Intanto una delegazione cinese di alto livello, guidata dal vice-premier Liu He, è oggi a Washington per un nuovo round di colloqui commerciali con le controparti americane con l’obiettivo di cercare di porre fine alla guerra dei dazi tra i due Paesi. Le trattative si baseranno sui precedenti negoziati avviati questo mese in Cina, ma potrebbero essere rese più complicate dalla vicenda Huawei, e quindi dalle recenti accuse di illeciti penali che sono state formalizzate dal Dipartimento di Giustizia Usa contro il gigante tecnologico cinese. Gli Stati Uniti e la Cina hanno dichiarato una tregua a dicembre nella loro guerra commerciale, dopo un incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping. Se non si troverà un accordo soddisfacente, il 2 marzo l'amministrazione Trump imporrà un altro aumento massiccio (dal 10 al 25%) delle tariffe su 200 miliardi prodotti cinesi importanti dagli Stati Uniti.

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