Economia

Cresce il mercato immobiliare italiano: +4,9% nel 2017

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Per il quarto anno consecutivo cresce il mercato immobiliare italiano. Dopo anni di crisi il mercato immobiliare italiano segna, per il quarto anno consecutivo, il segno "più" davanti ai dati sugli immobili. Il +4,9% rispetto al 2016 segue il +18,6% dello scorso anno e indicano una sostanziale ripresa di uno dei mercati maggiormente colpiti dalla crisi economica con le grandi città a fare da traino: Milano (+8,1%), Palermo (+7,9%), Firenze (+7,8%), Napoli (+7,4%) e Roma (3%). I dati sono stati forniti da un report formulato dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi (Associazione Bancaria Italiana).

Particolare positivo dello studio riguarda il numero di giovani italiani che hanno le possibilità economiche per comprare un’abitazione. Toccato il massimo storico (52%) delle famiglie, con il capofamiglia che ha una età inferiore ai 40 anni, che possono permettersi di comprare una casa, superando il precedente record risalente al 2004.

Rispetto al 2012, anno apice della crisi quando solo il 18% dei giovani poteva permettersi di comprare una casa si registra una crescita più che raddoppiata nel giro di sei anni. Sono, invece, 1 milione 787 mila le famiglie che non hanno una casa di proprietà e hanno in media un reddito pari al 58% di quello nazionale. ‹‹Per larga parte del primo considerato per famiglie non sono state, in media, in grado di poter accedere all'acquisto di una casa finanziato con un mutuo›› si legge nel report, ma la situazione sarebbe radicalmente cambiata nel 2016 quando l’indice di affordability (l’indice di sostenibilità che considera l’accessibilità all’acquisto di un’abitazione) è tornato per la prima volta vicino ai livelli del 2004/2005.

La maggior parte delle famiglie ha deciso di comprare una casa aprendo un mutuo ipotecario, generando un introito totale di 32,7 miliardi di euro, 3 in più rispetto all’anno precedente. In media viene finanziato dalla banca un mutuo di circa 126 mila euro (pari al 71% della spesa d’acquisto), con un tasso d’interesse rimasto quasi del tutto invariato (2,38%) e con una durata media di circa 23 anni. Tassi più alti al Sud (2,59%) e nelle Isole (2,53%), dove solo 4 italiani su 10 ricorrono al mutuo ipotecario, mentre al Nord (dove il tasso d’interesse si aggira sul 2,25% circa) metà delle persone che vogliono un’abitazione ricorrono ad un mutuo ipotecario.

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