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La rassegna stampa di SPIN (12-10-2015)

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Scritto da vocealta

rassegnaLe principali notizie di oggi

 

Renzi: primarie per il sindaco di Roma e Milano. Il Vaticano: alla Capitale serve una scossa. Pensioni, rinviata la flessibilità, uscite anticipate solo dal 2016

 

Le Poste arrivano in Borsa, l’ad Caio ha raggiunto il suo obiettivo

 

La Turchia piange i suoi morti, la strage ancora non rivendicata. Israele, attacco su Gaza: uccise madre e bambina e Hamas promette vendetta.

 

Giallo del raid contro il Califfo. Colpito il convoglio di Al Baghdadi ma il suo corpo non si trova.

 

Effetto crisi sul risparmio: Btp meglio del mattone. Sugli immobili prezzi giù fino al 15% e boom di imposte.

 

Politica

 

Renzi conferma che i sindaci si sceglieranno con le primarie. Fabio Martini racconta quanto detto dal presidente del consiglio da Fabio Fazio a Che tempo che fa.

 

Berlusconi vuole Marchini ma Alfio non piace alle donne del partito. Silvio offrirebbe a Salvini il candidato a Milano. Ne scrive sulla Stampa, Ugo Magri.

 

Nelle stesse pagine Francesco Maesano raccoglie le stime di Marino da parte dei sondaggisti: vale tra il 5 e l’8%.

 

Intanto il presidente del Consiglio – scrive sul Corriere, Renato Benedetto – annuncia: Roma funzionerà, siamo pronti. Marino ha prodotto una rottura con la città. Il Giubileo andrà bene come è andato bene Expo. E annuncia: bando per 500 professori universitari dall’estero, italiani e non. Faremo le unioni civili ma resta il nodo adozioni. Si può intervenire con le armi in certe situazioni. In Iraq al momento non è all’ordine del giorno.

 

Intervista di Flavio Tosi al Corsera: «si cambi l’Italicum e la nostra area starà con i dem. Ho chiesto a Renzi di passare dal premio di lista a  quello di coalizione».

 

Sciopero della fame da parte del Senatore Ala, Vincenzo D’Anna, contro la sospensione. Ne dà conto il Giornale. Martedì arriva il video che potrebbe accusare la senatrice grillina Lezzi e ribaltare il giudizio contro l’esponente verdiniano.

 

Severino sì, Severino no

 

Su Repubblica, Liana Milella: il 20 ottobre va in udienza alla Corte costituzionale la contestazione al famoso decreto legislativo del 31 dicembre 2012, comunemente chiamato “legge severino” su incandidabilità, decadenza o sospensione di parlamentari o amministratori locali condannati, i primi in via definitiva, i secondi anche dopo il primo grado. L’avvocatura dello Stato si presenta dando contro a De Magistris, De Luca, Berlusconi.

 

Scontrini sì, scontrini no

 

Il Fatto Quotidiano porta alla luce una serie di spese poco chiare del presidente del consiglio relativo al periodo in cui era presidente della provincia o sindaco della città. Ne scrive Davide Vecchi che dà conto delle spese di Renzi: per i soli pasti, in cinque anni durante il mandato in provincia, quasi 600 mila euro.

 

Mezze scelte, mezze verità

 

Michele Ainis firma un importante editoriale che spiega l’attitudine nazionale a porsi sempre su un piano inclinato, fatto di scelte e decisioni mai chiare, precise, pienamente rispettose delle regole, della Costituzione e del buonsenso: dalla guerra al Seanto, dal presidenzialismo alle unioni civili e così via. «Ne fa spese la legalità, perché in Italia la legge è opaca, ingannevole, insincera. E in ultimo nessuno risponde mai delle proprie azioni, delle proprie decisioni».

 

Nuovo Senato

 

Ne scrive diffusamente su Repubblica, Sebastiano Messina: «arriva il nuovo Senato dei Cento. Il potere legislativo va alla Camera. È la vigilia d un nuovo passaggio fondamentale della riforma costituzionale: domani palazzo Madama voterà la versione definitiva, quella che saremo chiamati a votare con un referendum».

 

Ecco come sarebbe il nuovo Senato se si votasse oggi. Simulazione del quotidiano La Stampa – a firma Marco Bresolin – attribuisce la vittoria al Pd: «sulla base degli attuali consigli regionali, centro destra a trazione leghista, M5S quasi a secco, stravince il Pd. Sulla composizione peseranno le trattative tra i partiti: ma non dovevano decidere gli elettori?».

 

Cittadinanza

 

Domani il primo voto della Camera sul ddl che introduce lo ius soli. Secondo le nuove norme, ancora bisognose dell’approvazione anche al Senato, può diventare cittadino italiano chi è nato in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. È necessaria comunque una dichiarazione di volontà di un genitore, da presentare al comune di residenza del minore, entro il compimento della maggiore età. Tra le novità più rilevanti l’introduzione dello ius culturae: può ottenere la cittadinanza il minore straniero, nato in Italia o entrato entro i dodici anni, che abbia frequentato per almeno cinque anni anni uno o più cicli di studio.

 

Scrive Il Giornale: si mobilitano i giovani azzurri guidati dalla deputata Annagrazia Calabria.

 

Unioni civili

 

«Pd diviso. Ncd punta al rinvio». Si legge su un  colonnino, veritiero, sul Messaggero.

 

Expo

 

Patto per il dopo Expo. Il Corriere ha organizzato un forum con i principali protagonisti: tutti d’accordo su università e alleanza pubblico privato. Ne scrivono Sergio Rizzo ed Elisabetta Soglio.

 

Previdenza

 

Proposta del presidente di Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla, sulle colonne di Corriere Economia per andare oltre la legge Fornero: «Età di uscita elastica con penalizzazioni fino al 15%. Contributo per finanziare l’esodo e creare nuovi posti di lavoro. Il requisito contributivo va sganciato dalle aspettative di vita. In questo modo si supera la rigidità e si aiuta l’occupazione».

 

Cdp

 

Un francobollo sul Corsera riferisce di un articolo del Financial Times: il nuovo corso di Cassa depositi e prestiti viene tratteggiato dal prestigioso quotidiano internazionale che riprende il tema di una cassa «più proattiva, più incisiva». A dicembre la presentazione del piano industriale.

 

Esteri

 

Turchia. Scrive l’inviato del Corriere, Andrea Nicastro: il governo segue la pista Isis, ma la folla parla di strage di Stato. La stampa turca: «erano due i kamikaze. Nelle bombe tritolo potenziato con biglie d’acciaio». La rabbia del partito filocurdo: «almeno 120 vittime». Confermate le elezioni a novembre.

 

Ancora sul Corsera: a Pechino una telecamera ogni 47 abitanti. Completata la rete: da inizio anno crimini diminuiti del 27% ma è polemica sull’eccesso di controllo sociale.

 

L’India non entra nel club internazionale che controlla la tecnologia missilistica militare. L’Italia ha posto il veto. Chiosa Danilo Taino, che scrive della notizia per il Corriere: «non per motivi strategici, ma per ragioni strettamente legate alla vicenda dei due marò».

 

Maurizio Molinari scrive per la Stampa dell’annuncio dell’esercito irakeno relativo al blitz contro Al Baghdadi: «uccisi 15 leader Isis». Washington ufficialmente tenuta all’oscuro.

 

Lonely Planet

 

L’ultima sfida – descritta da Gabriele Romagnoli su Repubblica – è: dopo le guide ai luoghi, una per il tempo. «Si vive una volta sola»: viaggio tra le attrazioni irrinunciabili se si hanno pochi giorni (o ore).

 

Cinema e vita

 

Francesco Furlan su Repubblica intervista Gastone Moschin a 40 anni da «Amici miei»: «Vi dico perché in Italia non è più tempo per zingarate. Nella scena della torre di Pisa Monicelli coinvolse turisti giapponesi: la sorressero senza capire bene perché». E ancora. «Non è più tempo per zingarate ma solo per supercazzole, che ci sono sempre state». Il dolore per Pietro Germi segnò i lavori sul set.

 

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