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La rassegna stampa di SPIN (04-11-2015)

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Scritto da Super User

rassegnaVaticano, spuntano altre carte rubate. Documenti trafugati e non ancora utilizzabili. Gli inquirenti proseguono negli interrogatori alla ricerca di spie

 

Riapre la fontana di Trevi, che bellezza!

 

La crescita cinese rallenta ma si stabilizza. Il governo punta a una crescita non inferiore al 6,5 per cento annuo fino al 2020

 

A Gela, città del governatore sicilano Crocetta, finisce in mare l’acqua potabile

 

Dubbi della banca d’Italia sulla Tasi. Renzi tira dritto: giusto abbassare le tasse. Tre deputati più o meno ex bersaniani lasciano il Pd

 

Campagna brunettiana del ministro Madia: licenziare gli statali assenteisti

 

Birmania al voto domenica. L’ultimo sogno di San Suu Kyi

 

Juve, pari prezioso con il Bielorussia M. grazie al gol del cuore di Lichtsteiner

 

Politica

 

Legge di stabilità. Scrive Nicola Pini su Avvenire: «dalla corte dei conti e banca d’Italia piovono critiche. Bankitalia perplessa su tetto al contante e Tasi». I giudici contabili sottolineano il peso delle entrate temporanee e il ‘permanere delle clausule di salvaguardia’ dal 2017. Sugli enti locali, ‘tagli gravosi’. Contanti, al soglia resti a mille euro.

 

Walter Rizzetto, Giuseppe Cossiga, Alberto Giorgetti forse in Fratelli d’Italia? Lo accredita un ‘Dietro le quinte’ del Corsera a firma Massimo Rebotti.

 

Michele Di Branco sul Messaggero spiega l’idea del ministro Madia. Applicare una legge che esiste ma cui si ricorre poco. Ad oggi, interruzioni del rapporto di lavoro per assenteismo limitate a 100 casi all’anno.

 

Tommaso Montesano su Libero: medici in mobilitazione. Niente lavoro il 16 dicembre contro i tagli di Renzi.

 

Roma, Ernesto Menicucci sul Corsera. «A Gabrielli più poteri per il Giubileo».

 

Mauro Favale su Repubblica scrive del derby dei due prefetti: «caos sulle competenze tra Tronca e Gabrielli».

 

Berlusconi vuole sfilarsi dalla piazza di Bologna. Le tensioni tra FI e Lega, raccontate da Paola Di Caro nelle stesse pagine.

 

La conferma arriva da Fabrizio De Feo, per il Giornale. «Parteciperà una delegazione di Forza Italia. In extremis potrebbe far cambiare idea al Cav un faccia a faccia con Salvini nelle prossime ore».

 

Per Altero Matteoli, intervistato sul Tempo da Antonio Rapisarda, «Silvio fa bene, non tiriamo la volata alla Lega».

 

Nuovo intervento politico di Paolo Del Debbio: «Forza Italia è senza leader. Draghi? Il nostro premier ideale». Ma smentisce ad Antonella Coppari, che firma l’intervista sul Qn, qualsiasi altro impegno: «non sono disponibile neanche per palazzo Chigi».

 

Su Repubblica, Goffredo de’ Marchis intervista il fuoriscito Pd, D’Attorre: «il Pd ha cambiato natura. In caso di ballottaggi alle amministrative, meglio votare un grillino che un candidato di Renzi».

 

Giustizia

 

Sallusti nel suo editoriale sul Giornale si interroga sul doppiopesismo giudiziario tra la giudice Saguto – che ne ha combinate di tutti i colori ma che è comodamente a casa sua – e Mario Mantovani, il politico imprenditore da oltre venti giorni a San Vittore. Titolo forte: «Magistrati corrotti. Nazione infetta».

 

Anche sul Fatto Quotidiano, sia pure non strillata, la notizia della sospensione della magistrata, perché dalla sua condotta deriva «una perdita di prestigio irrimediabile».

 

Sul Foglio, in una lettera puntuale e argomentata, Paolo Cirino Pomicino parte dalle accuse lunari a Palenzona per raccontare altrettante accuse strampalate di cui era stato destinatario molti anni fa. Sempre con l’accusa di coinvolgimento o favoreggiamento di mafia. Che – per inciso – dovrebbe essere una cosa seria, serissima. Un forte richiamo alla «leggerezza e superficialità» con cui si ricorre alla carcerazione preventiva che finisce col provocare un «terrorismo giudiziario» che immobilizza tutto.

 

Caso Vaticano

 

Francesca Chaouqui, la sedicente lobbista con entrature nella Santa Sede, nega ogni addebito e scarica tutte le responsabilità su monsignor Balda. Ma la domanda è: se sapeva, perché non ha parlato? Qualcosa agli inquirenti non torna. Altrimenti dopo ventiquattro ore non sarebbe stata chiamata a rendere nuova testimonianza.

 

La donna, però, ha una certa confidenza con i mezzi di comunicazione e anche una certa spregiudicatezza. Si fa intervistare da Fabio Tonacci per Repubblica e dice: «Il Pontefice intercettato dal monsignore. Ne ho le prove. Balda ci fece sentire la registrazione durante una seduta della commissione. Eravamo amici, poi ha iniziato ad agitarsi: è come impazzito». Resta senza risposta la domanda finale del giornalista: «Come ha conosciuto i genitori del premier Renzi che ha provato a portare a Santa Marta a incontrare il Papa?».

 

Il cardinale Coccopalmerio, ministro della giustizia della Santa Sede, intervistato da Orazio La Rocca per Repubblica: «Francesco fa paura a molti. La manovra ha ispiratori anche fuori dal Vaticano. Dopo che due persone sono state fermate è lecito chiedersi chi c’è dietro quello che è accaduto. Vogliono far vedere che tutto va male per indebolire la figura del Santo Padre».

 

Sulla stessa lunghezza d’onda il vescovo Marcello Semeraro, vicino a Francesco, intervistato da Gian Guido Vecchi sul Corsera. E nelle stesse pagine, Virginia Piccolillo raccoglie la testimonianza dell’ex presidente Ior, Ettore Gotti Tedeschi: «Cambiano i pontefici ma il sistema di potere resta. Occorre applicare la riforma Ior che saltò nel 2012. Questi scandali danneggiano il Papa e la Chiesa».

 

Fuori dagli schemi e titanico l’intervento di Giuliano Ferrara sul Foglio: «Se c’è un complotto (ma non c’è), l’hanno messo in piedi i pasdaran bergoglisti. Bene ha fatto dunque il Papa ad avallare gli arresti dei suoi pasdaran, ma ci vuole altro. Insista». E ancora sulla Chaouqui: «pierre vipparola, festaiola, filobloggista e filogiornalista finita non si sa bene come nel posto sbagliato e nel momento sbagliato».

 

Nelle stesse pagine Matteo Matzuzzi scrive di «complotto senza mandanti». Articolato e argomentato. Da leggere.

 

Repubblica rilancia le accuse del giornalista Fittipaldi a proposito della casa del cardinal Bertone. Poche, pesanti righe.

 

Jet russo

 

Nicola Lombardozzi su Repubblica: «Ora cresce l’ipotesi attentato. Un satellite Usa ha intercettato un bagliore. ‘Strani rumori’ nella scatola nera. Mosca: in Siria esercitazioni congiunte dei nostri caccia con gli americani».

 

Sul Secolo XIX, Giuliano Gnecco interivsta l’analista Gianandrea Gaiani: «Putin è inviso agli islamisti. Questa è una bomba sui rapporti russo-egiziani. È stato un ordigno, forse c’è un complice in aeroporto».

 

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