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La rassegna stampa di SPIN (27-10-2015)

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Scritto da Super User

rassegnaLe notizie di oggi

 

Evasione, è scontro nel governo. Padoan difende l’Agenzia delle Entrate ma Scelta Civica insiste: ci vuole una svolta. E Franceschini: sul contante ha vinto Alfano.

 

Marino: ritiro le dimissioni, voglio chiarire.

 

Renzi a Cuba, forse incontro con Fidel

 

Preti di strada i nuovi vescovi di Palermo e Bologna

 

L’Oms: carni rosse causa dei tumori. Gli oncologi: no agli allarmismi

 

Anas, la dama nera pronta a collaborare con i magistrati

 

Politica

 

Sul Corsera, Massimo Franco vede una «strettoia del premier tra riforme e Campidoglio»: «non si chiude ancora il caso Marino e proietta le sue ombre sul Pd nazionale. E il prefetto Gabrielli aspetta».

 

Nelle stesse pagine, Maria Teresa Meli osserva: «Renzi non interviene: è compito di Orfini. Il commissario sicuro che alla fine Marino lascerà».

 

Sul Messaggero, Fabio Rossi: «Marino vuole la conta ma non ha i numeri: tutti i consiglieri Pd pronti a dimettersi».

 

E il centro destra? Francesco Cramer sul Giornale descrive un Berlusconi tentato di riportare in piazza i moderati. Intanto – si legge su Libero, a firma Fausto Carioti – domani la fondazione Einaudi dovrebbe accettare i 200 mila euro offerti dal Cav che con Altra Italia cercherà volti nuovi.

 

Amedeo La Mattina su La Stampa firma un pezzo molto interessante: «Palco con Salvini e Meloni? Silvio tentato ma non si fida». Come sempre un retroscena completo e in punta di penna.

 

Italicum

 

Intervista di Claudia Marincola per il Messaggero ad Augusto Barbera: «Non vedo incostituzionalità, il premio di lista è ben definito e solo i capilista sono bloccati. Non credo che la corte possa accogliere obiezioni».

 

Fronte toghe

 

Francesco Verderami sul Corriere spiega la rotta di palazzo Chigi: «alle toghe diamo tutto ma non alibi». Nell’articolo si sottolinea che la famosa, recente delibera del Csm contro i magistrati che saltano dai palazzi di giustizia all’impegno politico sarebbe una sorta di «fatwa contro la presidente Pd della commissione Giustizia della Camera, Ferranti».

 

Scrive sul Foglio, Claudio Cerasa: «La balla dell’equilibrio tra i poteri. Ecco i peccati nei rapporti tra politica e procure che legittimano i tentativi di restringere l’azione dei pm». E preconizza anche lui un assalto giudiziario a Renzi: «vedremo presto se ha ragione chi sostiene oggi che non si tratta di capire se succederà, ma ormai si tratta solo di capire quando».

 

Inchieste

 

Scoperti fondi neri per 38 milioni, servivano a pagare funzionari Rai. L’uomo che sta collaborando con i pm è l’imprenditore Biancifiori, già indagato. Sul Corsera, a firma Fiorenza Sarzanini.

 

Pensioni

 

Maurizio Belpietro, su Libero: «Tagliano ancora le pensioni, incredibile. Per finanziare l’uscita anticipata delle donne dal lavoro, sforbiciano la rivalutazione degli assegni dei mariti che superano i 1.500 euro, gli stessi già colpiti da Monti. Un vero furto, ma tanto loro non possono scioperare».

 

Esteri

 

Qui Polonia. Scrive sul Corsera, Francesco Battistini: «Beata e Jaroslaw, la strana coppia che preoccupa Mosca e Berlino. Kaczynski e la premier in pectore preparano la svolta. La Germania: restiamo alleati».

 

Su Repubblica, Timothy Garton Ash: «L’Europa sbaglia a isolare Varsavia: è la prima potenza regionale tra la Germania e una Russia dilagante. Eppure parte del Paese è rimasta estranea ai benefici della democrazia di mercato».

 

Qui Argentina. Su Repubblica, Omero Ciai: «L’ultimo schiaffo alla presidenta. Ballottaggio tra Scioli e Macri. Per il candidato della Kirchner il 36% dei voti contro il 34% dell’ex sindaco».

 

Qui Perù. Renzi a Lima, asse sulle riforme. Si legge sul Sole, a firma dell’inviato Gerardo Pelosi: «Renzi è sempre più convinto che in molti Paesi come il Perù c’è una gran fame d’Italia».

 

Qui Marò. Sul Giornale, a firma Riccardo Pelluccetti: i giudici di Amburgo sui marò, prove manipolate. Depositate le carte del tribunale internazionale: rotta della nave modificata e proiettili diversi.

 

Qui Tanzania. L’europarlamentare Pd, Antonio Panzeri, scrive su Libero: «Tanzania al voto ma nessuno parla della strage degli albini».

 

Oms, carni rosse e insaccati

 

Sul Messaggero, Silvio Garattini: «Consideriamolo uno spot alla dieta mediterranea».

 

Sul Giornale, Camillo Langone: «L’Oms ha dichiarato che i salumi sono cancerogeni e probabilmente anche la carne rossa, gettando nel panico milioni di lavoratori, imprenditori, commercianti e consumatori. La prima cosa che salta agli occhi, leggendo l’apocalittico rapporto, è che vengono considerate rosse anche le carni di maiale, agnello, vitello, notoriamente bianche. I burocrati di Ginevra sono pertanto oltre che terroristi, daltonici. Se gli studi epidemiologici sono stati condotti con simile pressapochismo, auguri».

 

Sport

 

Fabrizio Biasin su Libero: «Una prova scagiona rossi, ma gli anti-italiani aiutano la Spagna. È stato Marquez a colpire Valentino: spiegatelo ai nostri professorini».

 

Spettacolo, Libri, Tv

 

Sul Giornale, a firma Bruno Giurato: «Da Battisti a Fiorello tutti i segreti di Fatima tra musica e tv. Ruffini – la ‘signora di Mediaset’ – iniziò come discografa, poi il Cavaliere la portò dietro il piccolo schermo a creare trasmissioni tra le più amate. Ora nella sua autobiografia racconta la vita tra divi, casting e mega produzioni. ‘Ok il prezzo è giusto’ fu un succeso, altri show spiazzarono il pubblico».

 

 

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