Aveva fatto notizia lo scorso anno con “The Floating Piers”, la passerella sul lago d’Iseo, l’artista Christo, che ieri ha presentato a Londra la sua nuova opera site-specific. Si chiama “The London Mastaba”, è alta 20 metri ed è formata da 7.506 barili colorati posti orizzontalmente su una piattaforma galleggiante all’interno del Serpentine Lake di Hyde Park. È la prima installazione pubblica e all’aperto dell’artista nel Regno Unito, e il suo nome si riferisce alla “mastaba” degli egiziani, un tipo di antica tomba monumentale.
I colori dell’opera – blu, rosso e malva – creeranno un effetto impressionista sulle acque del lago, trasformandosi a seconda della luce e del meteo. I lavori sono iniziati ad aprile e l’opera sarà visitabile fino al 23 settembre.
Il messaggio? «In realtà – ha dichiarato Christo – non ci sono messaggi, c’è qualcosa che bisogna scoprire da soli. Non posso guidarti, devi sviluppare i tuoi sensi. Non ci sono parole per spiegartelo, devi guardare. E ovviamente se non hai questi sensi, è molto difficile ammirare il progetto». E ancora: «Il nostro progetto è del tutto irrazionale, non c'è alcuna propaganda, va oltre ogni cosa». Sì, il «nostro progetto». Perché l’artista bulgaro, dal 1961, collaborava con la sua compagna di vita Jeanne-Claude, morta nel 2009. I due erano diventati, dagli anni Sessanta, i pricipali esponenti della land art, un’arte che prevede un intervento dell’artista direttamente sul territorio, privilegiando ampi spazi come deserti, praterie, laghi salati ecc.. Uno degli esempi più celebri è “Running Fence”. Realizzata tra il 1972 e il 1976, consisteva in una recinzione continua tesa per oltre quaranta chilometri tra i pendii della campagna a nord di San Francisco.