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Spazio, raggiunto Ultima Thule ai confini del sistema solare

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Missione storica per la Nasa con l'inizio del nuovo anno: la sonda spaziale New Horizons ha raggiunto il corpo celeste più lontano mai esplorato dall'uomo: un oggetto coperto di ghiaccio nella Fascia di Kuiper soprannominato 'Ultima Thule', che dista ben 6,4 miliardi di chilometri dalla Terra. Dopo 13 anni, alle 00:33 (le 6:33 di questa mattina in Italia), la New Horizons è passata a 3.500 km da UltimaThule, proseguendo la sua corsa, e ha cominciato a osservare il misterioso oggetto celeste attraverso i suoi potenti obiettivi.

 

Le immagini dei primi piani a colori non saranno disponibili prima della fine della settimana. Dopo essere rimasto senza contatto per 10 ore, il personale del centro di controllo della missione della Johns Hopkins University, nel Maryland, e' scoppiato in un lungo applauso dopo aver ricevuto segnali di conferma dalla sonda che nel suo lungo viaggio avrebbe potuto essere seriamente danneggiata anche dalle particelle piu' piccole.

 

«Abbiamo un veicolo spaziale sano. Abbiamo appena completato il volo piu' distante mai realizzato dall'umanità», ha detto Alice Bowman, responsabile delle operazioni di missione per New Horizons. «Siamo pronti per le trasmissioni scientifiche di Ultima Thule che ci aiuteranno a capire le origini del nostro sistema solare», ha aggiunto. «Abbiamo segnato un record – ha commentato il direttore del progetto, Alan Stern, del Southwest Research Institute -. Un veicolo spaziale non ha mai esplorato prima di oggi qualcosa cosi' distante da noi». E ha aggiunto: «Pensate, siamo un miliardo di miglia (1,6 miliardi di km, ndr) piu' lontani di Plutone».

 

Ultima Thule, ha scritto Stern sul New York Times, «è 17.000 volte piu' lontano rispetto al 'grande passo' della missione lunare di Apollo». Secondo Stern, le immagini scattate da una telecamera durante l'avvicinamento della navicella spaziale suggeriscono che Ultima Thule ha probabilmente la forma di un birillo da bowling, con due estremita' a bulbo. Tuttavia, ha aggiunto, rimane anche la possibilita' che possano essere due oggetti separati bloccati in un'orbita stretta. Per la New Horizons si tratta di un'altra missione storica: nel 2015 la navicella ha sorvolato Plutone e ha scattato una straordinaria serie di foto della superficie del pianeta nano. Le immagini hanno rivelato che Plutone è un mondo in cui le montagne di azoto torreggiano dal suolo e le eruzioni vulcaniche scaricano il ghiaccio in una sottile atmosfera di idrocarburi.

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