Ambiente

Tutela di suolo e foreste per ridurre gli effetti dannosi sul clima

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Tutela del suolo e delle selvicolture per evitare peggioramenti a causa dei cambiamenti climatici. Con questo scopo è stato approvato il nuovo regolamento del Consiglio Ue finalizzato al miglioramento e alla tutela delle foreste negli stati membri. La nuova normativa, che sostituisce il regolamento Ue n. 525/2013 e la decisione n. 529/2013/Ue, istituisce un quadro per l'inclusione delle emissioni e degli assorbimenti di gas a effetto serra risultanti dall'uso del suolo e delle selvicolture (Lulucf) nell'ambito del Quadro 2030 per il clima e l'energia.

L’obiettivo del nuovo Regolamento è quello di ridurre le emissioni di gas a effetto serra nel periodo 2021-2030 grazie ad una tutela migliore delle foreste. Il piano rientra nella volontà dell’Unione di ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030.

Le nuove norme forniranno agli Stati membri gli incentivi per un uso del suolo rispettoso del clima, senza creare nuove restrizioni o difficoltà burocratiche. Il regolamento non stabilisce obblighi per i privati, gli agricoltori e i silvicoltori.

La nuova normativa sullo sfruttamento del suolo, non solo, fissa impegni per ciascuno stato membro, ma sancisce l’obbligo della contabilizzazione del suolo e delle selvicolture per regolarne la conformità. Gli stati potranno sfruttarli attraverso l’uso di terreni, biomasse, legname e piante che siano utili alla stabilizzazione del clima. Questo perché, oltre ad emettere gas a effetto serra, il terreno e le foreste sono capaci di rimuovere le molecole di CO2 dall’atmosfera purificando l’ambiente.

La Commissione presentò una proposta di regolamento per il suolo e le selve già nel 2016 e, successivamente a diverse discussioni con il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente, nell’ottobre 2017 la presidenza estone ha avviato i negoziati con il Parlamento dopo l’orientamento generale. L’accordo provvisorio è stato raggiunto il 14 dicembre 2017 e, la settimana successiva, gli ambasciatori presso l'Ue hanno approvato l'accordo. L'adozione formale odierna di tale normativa, costituisce la fase finale del processo, prima che il regolamento sia pubblicato nella Gazzetta ufficiale Ue.

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