Ambiente

Rifiuti: presentato il piano Lazio 2019-2025, “Roma sia autosufficiente”

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Il Piano Rifiuti regionale punta al riequilibrio territoriale degli impianti e all'autosufficienza del Lazio nella chiusura del ciclo dei Rifiuti. Sono previsti cinque ambiti territoriali ottimali, uno per ogni provincia. Per garantire però un concreto e doveroso equilibrio impiantistico è necessario definire un sub-ambito di Roma Capitale, nel quale prevedere l'autosufficienza impiantistica per lo smaltimento.

E' quanto prevede il nuovo piano regionale dei Rifiuti del Lazio per il periodo 2019-2025 approvato dalla Giunta e presentato questa mattina dal Presidente della Regione, Nicola Zingaretti e l'Assessore alle Politiche abitative, Urbanistica e Ciclo dei Rifiuti, Massimiliano Valeriani.  

Roma Capitale dovrà trovarsi una discarica nel suo territorio. E quindi segnalare dentro i suoi confini i siti dove localizzare gli impianti di trattamento e smaltimento per chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti indifferenziati. «Se Roma giungerà a livelli di differenziata e gestione dei rifiuti tali per cui la discarica non sarà necessaria sarò contento di essermi sbagliato- ha detto Zingaretti- ma ai ritmi attuali, e considerando che ogni 20 giorni devo trovare un presidente di Regione che si prende i rifiuti, ho il dovere di indicare la soluzione più congrua e cioè che una città con tre milioni di abitanti abbia un sito dove conferire». L'assessore Valeriani ha evidenziato che «Roma, per essere in equilibrio con la gestione dei rifiuti, deve individuare gli impianti di smaltimento. Per quanto riguarda la loro localizzazione, questa seguirà ciò che prevede la norma di riferimento e nel documento sono allegate le pianificazioni delle province e della Città metropolitana»

La città di Roma registra una raccolta differenziata al 44,5%, per la prima volta inferiore alla media della raccolta differenziata del Lazio, che ha raggiunto il 45,5%, mentre produce il 60% dei Rifiuti dell'intero territorio regionale e smaltisce il 100% di quelli indifferenziati trattati in impianti fuori dai confini comunali. Un peso gravato finora sulle altre comunità del Lazio, che hanno fornito un prezioso supporto al sistema di trattamento e smaltimento dei Rifiuti della Capitale.

 

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