Ambiente

“Più tecnologia per migliorare la competitività sul mercato”. Intervista a Giosuè Arcoria (Anga Catania)

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Domani e dopo domani a Roma si terrà il Convegno Quadri di Anga, l'associazione che riunisce i giovani imprenditori agricoli italiani e che festeggia i suoi primi sessan'anni di attività.

Per conoscere meglio la realtà associativa in vista del Convegno Quadri di giugno, Vocealta.it ha intervistato Giosuè Arcoria, 38enne presidente di Anga Catania, che parteciperà all'iniziativa fortemente promossa dal presidente nazionale di Confagricoltura giovani, Raffaele Maiorano.


Potrebbe raccontarci di lei e della sua realtà.
«La mia famiglia gestisce da 3 generazioni l’”Azienda Agricola Fratelli Arcoria”, che copre un territorio di circa 130 ettari, specializzata nella produzione di agrumi, in particolare in varietà di arance rosse: tarocco, moro e sanguinello. Tre anni fa abbiamo deciso di entrare in regime biologico e (dopo alcuni anni di difficoltà), grazie alla creazione di nuove varietà di prodotto, siamo riusciti a migliorare la nostra competitività sul mercato garantendo un prodotto di ottima qualità».

Al Convegno Quadri si parlerà di qualità, sostenibilità, innovazione, qual è il suo parere in merito?
«L’innovazione è un punto fondamentale per l’agricoltura perché permette di abbattere i costi e di non risentire della carenza di mano d’opera. Negli ultimi anni abbiamo investito molto sull’innovazione tecnologica della nostra azienda agricola e ora riusciamo a prevedere in qualsiasi momento, grazie ai software, la quantità di acqua o concime di cui la pianta ha bisogno. Per quanto riguarda la qualità, la nostra azienda è un’eccellenza sul territorio, e questo è testimoniato dall’aver vinto il bando “Fattore Futuro” come fornitore ufficiale di arance rosse di “McDonald” nella zona di Catania. L’approccio delle aziende verso la sostenibilità è cambiato negli ultimi anni passando da argomento sottovalutato e di secondo piano a fattore fondamentale per lo sviluppo delle imprese, soprattutto per quelle in regime biologico. Inoltre, rappresenta un criterio rilevante per la scelta dei consumatori».

Cosa l’ha spinta a impegnarsi in Anga e cosa rappresenta per lei questa associazione?
«Sono in Anga Catania da diversi anni, ma sono presidente da due. Durante la mia presidenza la sezione etnea è cresciuta fino a diventare una delle sezioni maggiormente attive a livello nazionale. Il nostro più grande successo è stato la partecipazione ad “Arancia Solidale”, la donazione di due tir di agrumi per le popolazioni colpite dal terremoto di Norcia e Amatrice. In Anga si affrontano sia tematiche inerenti alla vita giornaliera delle imprese sia temi di natura sindacale con lo scopo di incentivare gli imprenditori a migliorare. L’associazione dei giovani imprenditori agricoli permette a tutti di fare rete e di approcciarsi insieme alle sfide del mercato italiano e internazionale».

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