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Energie rinnovabili, tra nuovi investimenti e innovazione digitale

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Nel 2017 gli investimenti italiani nelle rinnovabili valgono 13,5 miliardi (con un aumento del valore di 87,5%), per una potenza di 13,4 GW contro i 6,8 GW del 2016. Se è vero che la componente principale è costituita dagli investimenti internazionali, in Italia non mancano le installazioni. Questi i dati forniti dal Rapporto Annuale Irex ''L'evoluzione del mercato elettrico tra nuovi modelli di business e policy nazionali'' presentato a Roma e realizzato da Althesys, che conferma l’evoluzione dell’intero settore elettrico.

Le nuove iniziative nazionali sono in sensibile ripresa rispetto al 2016, con 1,1 GW (400 MW l'anno precedente) e quasi 1,4 miliardi di euro. C’è di più. Le acquisizioni registrano 64 operazioni e 2.165 MW, per un controvalore di 3,15 miliardi di euro. La tecnologia prevalente per numero di deal è il fotovoltaico (44%) seguito dall'eolico (20%) e dalla Smart Energy (12%). Eolico e fotovoltaico in Europa mostrano costi ancora in discesa. Le aste competitive hanno però portato a un rapido calo delle tariffe, che hanno ridotto i ritorni degli investimenti. L'effetto è stato in parte mitigato dalla ripresa dei prezzi elettrici, tornati a salire dopo anni di calo. Il costo medio dell'elettricità (Lcoe) dell'eolico di 44,2 euro/MWh, in lieve discesa rispetto al 2016, assicura buoni ritorni degli investimenti in quasi tutti i Paesi. Possibili criticità di medio-lungo periodo (2030-40) per il sistema elettrico a causa dei dubbi sull’adeguatezza del sistema elettrico italiano, in cui potrebbero emergere difficoltà nel medio-lungo periodo (2030-40), quando l'invecchiamento del parco termoelettrico rischierà di rendere il sistema inadatto a soddisfare i fabbisogni. «Occorrerà fare qualche riflessione – sottolinea Alessandro Marangoni, capo del team ricerca e ceo di Althesys – sull'adeguatezza del sistema elettrico nazionale, che nel medio-lungo periodo si potrebbe trovare a rischio shortage a causa dell'obsolescenza dei vecchi impianti termoelettrici, rendendo necessaria l'introduzione di accumuli in grado di accompagnare le rinnovabili».

In compenso, si affacciano le prime iniziative di rinnovamento degli impianti che, pur pesando solo per l'1% delle operazioni, rappresenrano una delle direttrici per il rilancio del settore. Le società dell'Irex Index hanno ottenuto buone performance sul mercato mobiliare, chiudendo il 2017 con un apprezzamento dell'indice del 28%. Le operazioni compiute dalle small-mid cap pure renewables del listino italiano sono state 42, per un valore stimato di 295 milioni di euro e 1,4 GW.

Sul lato della domanda e dell’offerta, il fattore di maggior impatto è rappresentato dalla trasformazione digitale, con particolare riferimento alla Digital Energy. Tramite questa soluzione Internet of Things, infatti, si modificheranno inevitabilmente le modalità di scambio, trasporto e consumo dell'energia, con conseguente ottimizzazione della gestione complessiva e nell’implementazione di modelli di business diversi. I principali ambiti applicativi della rivoluzione smart saranno reti, edifici, città e mobilità, in cui i consumatori avranno un ruolo attivo nel sistema, evolvendo verso schemi di prosumer e comunità energetiche.

Individuare una Strategia Energetica Nazionale è il primo passo per attuare in concreto i nuovi propositi: dal decreto per il periodo 2018-20 fino alle misure per il rinnovamento degli impianti esistenti, dal capacity market fino a meccanismi che favoriscano il decollo dei contratti di lungo periodo. 

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