Economia

Cresce l’automazione nel mondo, sempre più robot nella produzione industriale

Scritto da administrator

La corsa all’automazione si fa sempre più veloce. Grazie alla diffusione crescente del modello di industria 4.0, aumenta il numero dei robot per la produzione industriale, soprattutto nei paesi sviluppati del mondo.

I dati forniti da International foundation of robotics (Ifr) sono chiari: ogni 10 mila lavoratori ci sono 74 robot. Se concentriamo il nostro focus sull’Europa il numero dei robot aumenta a 99 ogni 10 mila occupati, contro gli 83 degli Stati Uniti e i 63 dell’Asia. I dati sono stati ricavati dalla classifica mondiale dei paesi con più alta densità robotica all’interno dell’industria 4.0 riferiti all’anno 2016. Al primo posto della classifica per l’automazione c’è la Corea del Sud con 631 robot ogni 10 lavoratori (circa un robot ogni 10 occupati). Completano il podio Singapore e Germania rispettivamente con 488 e 309 robot ogni 10 mila occupati. Nella top ten anche il Giappone (303 robot), la Danimarca (211), gli Stati Uniti (189), l’Italia (185 robot), la Spagna (160), il Canada (145) e la Francia (132). Solo quattordicesima la Cina con 68 robot, un risultato che a primo impatto può sembrare strano, ma i enormi investimenti nel settore degli ultimi anni stanno stimolando una crescita esponenziale del gigante asiatico (23 robot nel 2013) e gli permetteranno di scalare la classifica in brevissimo tempo.

L’automazione robotica industriale rappresenta, oggi, circa il 3% dei robot disponibili e sono spesso utilizzati per costruire altri robot.

Altri dati sono contenuti ne rapporto "I.T.A.L.I.A. 2017 – Geografie del nuovo made in Italy", realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e dalla Fondazione Edison. Secondo il rapporto, il mercato mondiale dei robot ha prodotto nel 2017 circa 14 miliardi di dollari con un aumento del 13% rispetto al 2016 e ha raggiunto un nuovo picco massimo nel giugno 2017 quando sono stati venduti il 20% in più di robot industriali.

Un numero esorbitante e in crescita costante che, secondo il rapporto, arriverà a toccare la cifra astronomica di 34 miliardi di dollari entro il 2025.

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