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Responsabilità civile, MI guida la rivolta della base

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Scritto da vocealta

MISarebbero bastati 250 aderenti, ma alla fine la marea mossa dai togati di Magistratura indipendente (MI), la corrente tradizionalmente più moderata all’interno dell’Anm, è montata arrivando a far sottoscrivere a 1417 magistrati (su sei mila circa aderenti all’Anm) la richiesta di un’assemblea straordinaria della base della magistratura associata. Una protesta rivolta al governo, certo. Ma al tempo stesso una clamorosa messa in mora dell’asse Area-Unicost che regge l’associazione magistrati, con al vertice l’attuale presidente, Rodolfo Sabelli.

L’iniziativa di MI, promossa dai due leader recentemente eletti, il pm antiterrorismo Antonello Racanelli e la giudice anticasalesi Giovanna Napoletano, ha così finito per essere promossa da ben un magistrato su quattro tra coloro che aderiscono all’Anm. A contribuire a far rivoltare la base togata contro i propri ‘vertici’, è stato anche l’editoriale di alcune settimane fa in cui Eugenio Scalfari, sul quotidiano La Repubblica, spiegava senza giri di parole che il ministro della giustizia, Andrea Orlando, gli aveva confidato che aveva proceduto sull’introduzione della responsabilità civile dei magistrati d’accordo con i dirigenti dell’Anm. La notizia aveva provocato una levata di scudi proprio da Magistratura indipendente, che aveva costretto Sabelli a una specie di smentita, di fronte alla quale però Scalfari ha ribadito la propria versione, mentre dal ministro Orlando non è mai giunta alcuna rettifica dell’informazione resa dal fondatore de La Repubblica.

Ora il problema è da un lato del governo – perché Magistratura indipendente punta ad ottenere dall’assemblea straordinaria lo sciopero dei togati – e dall’altro dell’associazione magistrati. Avallando una riforma contraria alla categoria, Unicost e Area, il presidente Anm Sabelli e il segretario Carbone, rischiano di perdere una volta per tutte il controllo dell’associazione.

Racanelli e Napoletano, segretario e presidente di MI, suonano la carica: “Abbiamo depositato presso la sede dell’ANM le firme raccolte per la richiesta di una convocazione straordinaria dell’assemblea generale dei magistrati iscritti all’associazione magistrati. Sono state raccolte 1417 firme su circa sei mila colleghi, segno evidente del forte malessere diffuso tra i magistrati, che si sentono umiliati dalle ultime iniziative normative e frustrati per le condizioni di lavoro nelle quali sono costretti a svolgere il servizio giustizia. Il numero di firme raccolte evidenzia anche l’insoddisfazione per la conduzione fino ad oggi dell’Anm: due assemblee generali nell’arco di sei mesi – sottolineano Napoletano e Racanelli – ne sono evidente testimonianza”.

“Ringraziamo tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa e auspichiamo una partecipazione di massa all’assemblea che sarà fissata prossimamente. Potremo così evitare che si ripeta quel difetto di rappresentatività lamentato da molti associati. Siamo sicuri – sottolineano gli esponenti di Magistratura indipendente – che l’assemblea straordinaria potrà costituire un momento fondamentale per recepire le istanze dei tantissimi colleghi che richiedono iniziative forti di protesta e di proposta”. L’iniziativa di MI è stata sostenuta anche dal togato Carlo Fucci, da ‘Proposta B’ e dal suo leader, Andrea Reale, e da Giovanni Favi, portavoce di ‘Uguale per tutti’.

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