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La rassegna stampa di SPIN (25-11-2015)

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Scritto da Super User

rassegnaQuesta mattina aperture dedicate all’abbattimento del jet russo da parte delle Turchia con l’ira di Putin su Ankara. Sulle prime pagine anche i funerali di Valeria Solesin (la ragazza uccisa negli attentati di Parigi) e il piano anti-terrorismo di Renzi

Jet abbattuto, Russia e Turchia ai ferri corti

Un aereo militare russo è stato abbattuto dalla Turchia. Secondo il governo perché era entrato nello spazio aereo turco, ma il ministero della Difesa della Russia dice che l’aereo stava ancora sorvolando la Siria e non era una minaccia per la Turchia. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che l’abbattimento è stato <<una coltellata alla schiena dai complici dei terroristi>>, facendo riferimento alle accuse rivolte alla Turchia di sostenere indirettamente l’Isis per via della sua lotta contro i curdi, che a loro volta combattono lo Stato islamico. Nicola Lombardozzi su Repubblica: “Da mesi il duello Russia – Turchia impedisce una coalizione compatti anti Isis. Intanto il Cremlino avvicina la flotta alla costa in <<funzione contraerea>>. L’analisi di Alberto Negri sul Sole 24 Ore: “Se ogni Paese sceglie di fare la propria guerra. La politica Usa del doppio contenimento ha già portato a diversi disastri”.

Allerta terrorismo

Sul Corriere della Sera un’inchiesta di Fiorenza Sarzanini: <<Abaaoud è affiliato all’Isis>>, avevano avvertito gli Usa con una nota inviata al Belgio a giugno. Anche il viaggio in Italia avrebbe fatto parte del piano per pianificare e organizzare gli attentati di Parigi”.

 

Guido Ruotolo, sulla Stampa, racconta le storie degli immigrati che si sono radicalizzati in Italia: “Ecco chi sono i 60 espulsi dall’Italia perché ritenuti pericolosi. Ieri l’ultimo provvedimento del ministro Alfano nei confronti di un musulmano dall’inizio dell’anno. Formano una rete che si estende da Nord a Sud”.

 

Intanto Obama e Hollande lanciano il patto contro l’Isis. Federico Rampini (Repubblica): “Il presidente francese alla Casa Bianca per mettere a punto una strategia contro il Califfato. Chiesti agli alleati maggior impegno ma <<niente truppe sul terreno in Siria>> . L’appello di Obama agli europei: <<Più coordinamento tra le forze di polizia contro i jihadisti>>”.

 

Su questo tema Il Sole 24 ore pubblica l’analisi di Gianandrea Gaiani: “L’unica strada è lo scambio di informazioni. Finché esisteranno i singoli Stati i servizi segreti continueranno ad essere gestiti a livello nazionale”.

 

Ancora sul giornale diretto da Ezio Mauro per l’intervista al premier francese Manuel Valls: <<E’ una guerra permanente, inutile nascondere che ci saranno altri attacchi. Dobbiamo metterci d’accordo sulla priorità nell’attacco militare contro l’Isis>>. E sulle misure straordinarie adottate dopo la strage di Parigi: <<Lo stato di emergenza ci permette di difenderci>>.

Ma l’offensiva del terrorismo di matrice islamica prosegue. Sulla Stampa: “I jihadisti uccidono 12 militari a Tunisi. Il ministero dell’Interno: <<E’ un atto di terrorismo>>. Proclamato lo stato d’emergenza, scatta il coprifuoco”. .

Politica e dintorni

“Con il dosaggio reso necessario dall’emergenza post-Parigi cambia la legge di Stabilità”, scrive Roberto Petrini su Repubblica. “l bonus da 80 euro esteso alle forze dell’ordine impegnate in prima linea sul territorio, a prescindere dal reddito. Mezzo miliardo per potenziare la difesa e altrettanto per <<rammendare<< le periferie, 200 milioni per migliorare equipaggiamenti e cybersecurity. Sono le novità del piano anti-terrorismo annunciate dal premier”. Ma il taglio dell’Ires slitta al 2017.

 

Nella corsa a sindaco di Milano il Pd lavora al piano B. Sul Corsera il retroscena di Maurizio Giannattasio: “Pisapia e parte del Pd spingono per la candidatura del vicesindaco Francesca Balzani come alternativa a Sala. Per i suoi <<sponsor>> garantirebbe unità alla coalizioni.

 

La candidatura di Antonio Bassolino a sindaco di Napoli agita il partito di Renzi. Su Repubblica Giuseppe Alberto Falci intervista Marina Sereni: “Il problema più che a Napoli è al Nazareno. La segreteria non si riunisce mai. Senza la presenza di Renzi non funziona>>.

 

A Roma, non si arrende Ignazio Marino che intervistato dal Fatto Quotidiano dice: <<Sono pronto a ricandidarmi ma Renzi vuole rinviare le urne. La frammentazione danneggia la sinistra, ma ammetto che nel Pd la democrazia è sospesa>>.  

Giustizia

Giuliana De Vico (Il Giornale) racconta la nuova battaglia di Mario Mantovani. L’ex vicepresidente di Regione Lombardia è stato scarcerato dopo 41 giorni di detenzione preventiva. “Primo giorno a casa tra famiglia e studio delle carte processuali. <<Adesso voglio l’assoluzione, terrò la barba che mi è cresciuta in carcere fino a quando non potrò riabbracciare tutti miei familiari e tutti miei amici>>”.

 

Su Libero, Fabio Rubini tratta ancora il caso Mantovani. Il titolo dell’articolo è: “Mantovani scarcerato, ma solo per punirlo”. Possibile? La spiegazione: “Secondo i giudici, in carcere l’ex vicepresidente di Regione Lombardia riceveva troppe visite da parte di esponenti politici. Gli hanno concesso i domiciliari per impedirgli di parlare”. Ma “a stridere nelle motivazioni del pm, è il fatto che lo scorso 13 ottobre gli inquirenti giustificarono la necessità dell’arresto con il pericolo di reiterazione del reato e inquinamento delle prove”.   

 

Scontro tra Pd e M5s sull’elezione dei tre giudici della Consulta. Per i grillini il nome proposto dal Pd, Augusto Barbera, <<non è votabile e loro lo sapevano da settimane: se lo hanno scelto è per metterci fuori gioco>> fanno sapere i 5 stelle in vista del voto di oggi delle Camere. Ne scrive Liana Milella per Repubblica. “Spunta il nome di Giovanni Pitruzzella. Intesa tra dem e Forza Italia su Barbera e Sisto, grillini contrari ma si tratta”.

Economia

Dalla Bce arrivano le prime aperture sulla bad bank. <<L’Italia, come altri paesi, ha davanti una sfida seria da vincere e che riguarda le esposizioni deteriorate iscritte nei libri contabili delle banche>>, ha detto Daniele Nouy, presidente del consiglio del meccanismo di vigilanza unico della Bce, a margine di un suo intervento alla conferenza organizzata dalla Banca d’Italia. Luca Davi sul Sole 24 Ore.

 

Prima intesa per realizzare un hotel extra lusso nella ex sede storica del Poligrafico e Zecca dello Stato, a piazza Verdi, nel cuore dei Parioli a Roma. Gian Maria De Francesco e Massimiliano Scafi sul Giornale: “I cinesi conquistano Roma e la Zecca diventa un hotel di lusso. Accordo tra Cassa Depositi e Prestiti e l’asiatica 

Rosewood per un progetto che vale oltre 150 milioni”.

 

Il tribunale federale di Bellinzona, in Svizzera, accogliendo il ricorso delle figlie di Emilio Riva, ha detto no al rientro in Italia di 1,2 miliardi di euro. I soldi erano stati sequestrati dai magistrati di Milano in una delle inchieste sulla gestione dell’Ilva. Per i magistrati elvetici, infatti, il rientro di questo patrimonio <<costituirebbe un’espropriazione senza un giudizio penale>>. Ne scrive, tra gli altri, Il Messaggero.

 

Vatileaks

Prima udienza al Tribunale del Vaticano nell’ambito dell’inchiesta Vatileaks 2, sulla sottrazione e diffusione di documenti riservati della Santa Sede che vede imputati i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi con monsignor Angel Lucio Vallejo Balda, Francesca Immacolata Chaouqui e Nicola Maio. Repubblica pubblica proprio il racconto di Fittipaldi: <<La mia giornata surreale alla sbarra nel tribunale del Papa. Resto incredulo. Vedo che l’avvocato è preoccupato, anche per lui questa è una situazione nuova>>. 

 

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