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La rassegna stampa di SPIN (02-11-2015)

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Scritto da Super User

rassegnaLe aperture dei quotidiani di questa mattina si concentrano sulla vittoria di Erdogan alle elezioni in Turchia. In primo piano anche le accuse della Libia nei confronti dell’Italia, l’insediamento del commissario Tronca in Campidoglio e il caso Boeri. 

 

Politica

Interessante pezzo di spalla del Corsera a firma Antonio Polito. “Il partito dei manager – osserva il vice direttore – ha commissariato la politica: da Roma a Milano la classe dirigente attuale rincorre personaggi che sono estranei agli schieramenti tradizionali. È una dichiarazione di‎ impotenza. Centrodestra e centrosinistra non riescono a fronteggiare l’ondata di sfiducia che è montata”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Mattia Feltri per la Stampa. “I partiti ormai non esistono più, è l’era dell’uomo trasversale”. Il giornalista parte dal caso Marchini parte da una politica senza destra e sinistra per descrivere un mondo con meno differenze. Eppure differenze di visione resistono. 

Caso Boeri e governo

Maurizio Belpietro su Libero ‎scrive: “Il presidente Inps accusa il governo di non avere risolto il caso esodati e suggerisce di tagliare i vitalizi dei politici per trovare risorse. Poi estende la proposta a chiunque incassi più dei contributi versati. E in nome della giustizia prepara una grande ingiustizia: dietro l’idea di ricalcolare i trattamenti della casta si nasconderebbe l’idea di rivedere al ribasso tutte le pensioni, comprese le minime”.

L’idea di Boeri è un taglio del 50% ai vitalizi superiori a 80 mila euro annui. 

Anch‎e Antonio Signorini si occupa del caso e descrive Boeri come un tecnico sopportato ma non amato da Renzi. 

A ridimensionare Boeri pensa il presidente della commissione Lavoro ed ex ministro, Cesare Damiano che in un’intervista a Repubblica dice: “Non tocca all’Inps proporre le leggi. Faccia il suo mestiere. È un ente strumentale del ministero del Lavoro. Punto”. E molte altre cose intelligenti. Da leggere.

Sesso in carcere

Il parlamento accelera. Se ne occupa Claudia Marincola per il Messaggero. Domani la proposta di legge inizia l’iter in commissione giustizia alla Camera. Primo firmatario è l’ex Sel e neo renziano, Alessandro Zan. Il provvedimento prevede la creazione delle stanze dell’amore all’interno dei penitenziari.

Caso Roma

Sul Corsera, Orfini prova a scoraggiare Marchini rispetto a un accordo col centrodestra dopo l’intervista di apertura di ieri dell’imprenditore tra Berlusconi, Petroselli e Guido Carli. Secondo il presidente Pd, “Per Alfio sarebbe un errore farsi schiacciare a destra”.

Anche il M5S è in moto. La parlamentare romana Roberta Lombardi dice: “Se vinciamo faremo un bando tra i professionisti per gli assessori”. Quando si dice, squadra collaudata.

Interessante intervista di Annalisa Cuzzocrea a Francesco Rutelli su Repubblica. “Non mi candido. Marino stava sbagliando tutto. Vuole un fronte anti Renzi ma qui fallivano gli appalti per i bus e i rifiuti si portavano a 800km. Alfio Marchini candidato del centrodestra? Presto per dirlo, ne vedremo ancora di tutti i colori”.

Nelle stesse ‎pagine, Giovanna Casadio firma un’intervista a Gianni Cuperlo: “Renzi deve dirci se il Pd c’è ancora. Marchini non è di centrosinistra”.

Ancora su Repubblica, Giuseppe Alberto Falci parla con Casini che dice: “Stop a retorica da destra sinistra, magari ci fosse già il partito della nazione. E su Roma: Renzi abbia coraggio. Marchini è una persona seria e lo ha dimostrato in questi due anni di Campidoglio. Renzi un po’ sfuocato dalle questioni amministrative”. 

Il Messaggero dedica un pezzo alle prime mosse del commissario Tronca. Prima in comune e poi dal Papa. “Ce l’ho fatta con Expo e ce la farò anche a Roma”.

Personalità 

Sul Fatto Quotidiano, Alessandro Ferrucci intervista Alfredo Reichlin: “Lo so, noi di sinistra alla fine siamo stati sconfitti. Da Ds e Margherita non è nato un partito: ognuno ha mantenuto il proprio rapporto con le masse. Renzi è una personalità straordinaria, ma non è un fondatore di partito, e nemmeno di una cultura”. ‎

Intervista di Giancarlo Perna su Libero a Giorgio Guazzaloca; “Ho battuto gli ex Pci in casa, sconfiggerò anche il cancro”.‎

Nelle stesse pagine Luca Telese parla con Paolo Del Debbio: “Nato povero sono più comunista di mezzo Pd. Nel 2005 Berlusconi mi disse: provaci la tv è il tuo habitat. In effetti lo schermo mi ha dato una sicurezza che prima non avevo”.

Ancora sul giornale di Belpietro, Pietro Senaldi intervista Mara Carfagna: “Per i miei 40 anni ‎sono pronta a candidarmi. Il centrodestra ha bisogno di nomi aggregati. Sulla questione femminile, Berlusconi ha fatto più delle ministre di Matteo”.

Sul Giornale, Vittorio Feltri stronca Giulia Maria Crespi, un tempo proprietaria del Corsera e autrice del libro pubblicato da Einaudi: “Il mio filo rosso”.‎

Qui radicali liberi‎

Riccardo Magi è stato eletto segretario di Radicali Italiani. L’eletto – già consigliere comunale a Roma – ha ottenuto 102 voti contro 6 dello sfidante. A sorpresa, criticando la mozione, Pannella si è astenuto.

 

Esteri

 

La notizia del giorno è la larga vittoria di Erdogan alle elezioni turche. L’Akp ha ottenuto circa il 50% dei consensi, la maggioranza assoluta dei seggi per governare ma ancora non sufficienti per cambiare la Costituzione. Entra in Parlamento anche il partito filo-curdo ma alla notizia della vittoria dell’Apk sono scoppiati scontri a Diyarbakir, la principale città curda del sud-est del Paese. Sul Corsera intervista al Premio Nobel Orhan Panuk che spiega che l’Islam politico di Erdogan viene scelto in quanto capace di coniugare tradizione e modernità. Lo scrittore Hakan Gunday intervistato da Repubblica: “Il segnale è chiaro, sicurezza prima di tutto, i diritti vengono dopo”. Polemiche dal partito filo-curdo, il cui leader intervistato da La Stampa accusa: “Hanno fatto di tutto per fermare i curdi, la nostra gente non arrivava ai seggi”. Bernardo Valli su Repubblica: “Lo scarso comportamento democratico di Erdogan è apparso un elemento trascurabile rispetto alla stabilità del Paese.”

 

La Libia accusa l’Italia di aver violato le sue acque territoriali: la Farnesina nega e a Tripoli viene devastato un cimitero italiano. Accusa poi successivamente ritirata dal ministro della Difesa libico.

 

Economia

 

Su la Stampa interessante fondo sul tema delle Banche centrali a cura di Francesco Guerrera: “La Fed, la Bce e la Banca del Giappone stanno esaurendo le munizioni: i tassi sono già a zero, cos’altro si può fare? Consumatori che non spendono, aziende che non assumono, politici che non decidono. Sono questi i veri colpevoli della stasi economica”. 

 

Sul Corsera l’idea di Brugnaro, sindaco di Venezia: “Le grandi navi entrino in laguna pagando”. Al via le trattative con i grandi armatori, allo studio inoltre una tassa sui turisti in base al periodo di permanenza. 

 

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